Il diritto di contare, film di Rai 1 diretto da Theodore Melfi
Il palinsesto televisivo di Rai 1 prevede per la prima serata di mercoledì 24 maggio alle ore 21,30 la messa in onda del film di genere biografico e drammatico, Il diritto di contare, tratto dall’omonimo libro scritto da Margot Lee Shetterly.
La pellicola Il diritto di contare è stata realizzata negli Stati Uniti d’America nel 2016 dalla Fox 2000 Pictures, la regia è di Theodore Melfi e le musiche della colonna sonora scritte da giganti della musica come Pharrell Williams, Hans Zimmer e Benjamin Wallfisch. Il cast del film Il diritto di contare è stellare e vede attori come Taraji P. Henson, Octavia Spencer, Janelle Monaè, Kevin Costner, Kirsten Dunst e Jim Parsons.
La trama del film Il diritto di contare, una storia vera di coraggio e talento
Andiamo dentro la trama del film Il diritto di contare. Ci troviamo negli Stati Uniti d’America nell’anno 1961 in un periodo molto difficile perché è quello della segregazione razziale. In questo scenario sociale, una donna di origini afroamericane di nome Katherine Johnson (Taraji P. Henson) si fa apprezzare per le sue capacità di ottima matematica. Inoltre, insieme alle sue colleghe ugualmente afroamericane Dorothy Vaughan (Octavia Spencer) e Mary Jackson (Janelle Monáe) lavorano per un’importante compagnia che all’epoca venne ricordata come la migliore unità di calcolo della zona occidentale, la West Area Computers.
Il governo degli Stati Uniti d’America dopo aver assistito al trionfale lancio nello spazio di Jurij Gagarin e dai relativi satelliti sovietici, sente di dover dare dimostrazioni al mondo che la propria tecnologia è quella più avanzata e quindi spinge affinché si possa accelerare sulla corsa allo spazio e inviare al più presto una capsula che venga pilotata da un ottimo astronauta di nome John Glenn. Per dare un contributo tangibile alla causa e soprattutto ben sapendo le straordinarie capacità del calcolo matematico di Katherine, la responsabile del progetto Vivian decidere di assegnarla alla Space Task Group. È una scelta storica che peraltro farà discutere molto perché si tratta della prima donna di colore che partecipa a un progetto così importante.
Purtroppo per lei, bisognerà fare i conti non tanto con delle difficoltà per portare avanti il progetto, quanto con alcune leggi e modalità di interagire che sono ancora retrograde e particolarmente razziste, come ad esempio quella di dover disporre di un proprio bagno privato, perché gli altri sono riservati soltanto ai bianchi. Vista l’impossibilità di creare un bagno privato nella struttura, la povera donna si vede costretta ogni volta che deve andarci ad accedere a una toilette ubicata a un chilometro di distanza dallo studio in cui lavora. Ci sono poi difficoltà legate al fatto di non poter interagire con i suoi nuovi colleghi che la trattano spesso e volentieri con troppa sufficienza e senza rispettare le sue doti e il suo essere persona per bene. Tuttavia la sua perseveranza e le capacità dal punto di vista umano oltre che tecnico le permetteranno di emergere e di dare un contributo straordinario alla causa del suo Paese…