Il fondatore del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin, è stato intervistato dal blogger indipendente filorusso Konstantin Dolgov, l’intervento ripreso dal quotidiano ucraino Kyiv Independent e pubblicato sul canale ufficiale Telegram di Prigozhin, ha già fatto il giro del mondo. Il capo del gruppo di mercenari ha usato parole dure contro “le elite” dell’esercito russo, affermando che “Se non decidono di combattere seriamente la guerra, si rischia un fallimento ed una rivoluzione in Russia, come quella del 1917“, perchè “Abbiamo perso già 20.000 uomini, la gente è stanca di veder tornare i figli a casa dentro una bara”.
Poi ha aggiunto anche critiche nei confronti di un’operazione che, secondo Prigozhin, invece di “‘denazificare’ l’Ucraina l’ha fortemente militarizzata, portandola a livelli impensabili”e dice “L’esercito ucraino è diventato tra i più forti del mondo, se all’inizio dell’invasione aveva 500 carri armati, ora ne ha 5000. Sono altamente addestrati e la loro intelligence è ai massimi livelli“, concludendo “possono competere con qualsiasi altro esercito, compreso quello sovietico“, “Li abbiamo trasformati nell’Impero Romano“. Il capo del gruppo Wagner ha anche sostenuto che “L’esercito russo non reggerà molto a lungo“.
Gruppo Wagner, probabili tensioni con i vertici dell’esercito russo
Il capo delle truppe di mercenari Wagner, nell’intervista ha criticato i vertici dell’esercito russo, e nello stesso tempo ha dimostrato anche che potrebbe essere in corso una certa tensione con il Cremlino. Me le sue parole nei confronti dell’Ucraina a molti analisti internazionali sono sembrate come una possibile “trappola“. Non sarebbe infatti la prima volta che Yevgeny Prigozhin fa delle dichiarazioni plateali per depistare le opinioni pubbliche.
La stessa cosa era accaduta quando era stato annunciato il ritiro da Bakhmut per lo scorso 10 maggio, ma poi smentito. Successivamente all’ultima intervista infatti, il leader militare ha rassicurato gli utenti del canale Telegram dicendo che “Nonostante le perdite, la brigata Wagner continua ad arruolare migliaia di persone al mese, non ci arrendiamo“.