CALCIOMERCATO NAPOLI NEWS: BUSSA IL MANCHESTER UNITED
Il calciomercato Napoli sta per il momento cercando di risolvere due nodi abbastanza importanti: Cristiano Giuntoli avrebbe già trovato l’accordo con la Juventus ma Aurelio De Laurentiis per il momento non ha ancora dato il benestare all’operazione, mentre lo stesso presidente partenopeo, lo ha affermato Luciano Spalletti, avrebbe concordato con l’allenatore di ufficializzare il futuro di quest’ultimo a campionato finito. Futuro che, ormai appare chiaro, sarà lontano da Napoli: dunque, la squadra che ha vinto lo scudetto dovrà ripartire senza direttore sportivo e allenatore.
In più, quasi certamente, la sua colonna difensiva: Kim Min-Jae. Ormai scriviamo da tempo che il centrale sudcoreano è promesso sposo del Manchester United, e oggi dall’Inghilterra hanno rilanciato una notizia che potrebbe essere ufficializzata nel corso del primo giorno disponibile: il Daily Mirror si è detto sicuro del fatto che nella prossima stagione Kim Min-Jae sarà un calciatore dei Red Devils. Il problema è che il quotidiano ha rincarato la dose, accostando al difensore anche il nome di Victor Osimhen.
PER OSIMHEN SERVONO 160 MILIONI
Da questo orecchio però il calciomercato Napoli non ci sente, o non ci vuole ancora sentire: stando alle indiscrezioni, Aurelio De Laurentiis avrebbe fissato il prezzo per il capocannoniere di Serie A e non si accontenterebbe di meno di 160 milioni. Cifra evidentemente fuori calciomercato, un modo come un altro per dire che Osimhen è incedibile: nemmeno una corazzata come il Manchester United può permettersi una tale spesa. In più sappiamo che i Red Devils stanno fortemente puntando Harry Kane, ormai da qualche anno: finalmente l’attaccante del Tottenham e della nazionale inglese potrebbe lasciare gli Spurs, e lo United di Erik Ten Hag sarebbe in prima fila per il suo acquisto.
Qualora invece il pressing su Osimhen dovesse portare a un esito positivo, il Napoli si guarderebbe innanzitutto in casa: Giacomo Raspadori e Giovanni Simeone sono calciatori che hanno dimostrato di poter stare nella squadra campione d’Italia, anche se certamente essere titolari in campionato e in Champions League, in pianta stabile e per tutta la stagione, è ben diverso che subentrare dalla panchina o essere chiamati in causa per un breve periodo.