COSA HA APPROVATO IL NUOVO CDM SULL’ALLUVIONE
Il 36esimo CdM del Governo Meloni ha appena approvato l’estensione dello stato d’emergenza anche per i Comuni colpiti dall’alluvione nelle Marche e in Toscana, che si aggiungono alla notevole quantità di quelli travolti in Emilia Romagna. Per i primi interventi di soccorso alla popolazione, sono stati stanziati 4 milioni di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali: i Comuni coinvolti sono, per le Marche, Fano, Gabicce Mare, Monte Grimano Terme, Montelabbate, Pesaro, Sassocorvaro e Urbino (tutti nella provincia di Pesaro-Urbino), per la Toscana invece sono Fiorenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Serio e di Londa (città metropolitana di Firenze). Qui il comunicato stampa di fine CdM con tutti gli altri provvedimenti.
CdM cominciato in ritardo perché nel pomeriggio la visita della Premier Meloni con la Presidente Von der Leyen si è trattenuta più del previsto per l’eccezionalità dei sopralluoghi fatti in elicottero e per la conferenza stampa tenuta nella sede della Protezione Civile a Bologna: «il sostegno dell’Europa può essere molto importante», ha detto Meloni davanti all’abbraccio della leader Ue che ha promesso aiuti concreti sia per l’emergenza ora che per la ricostruzione nei prossimi mesi. «Fatta la stima complessiva dei danni, faremo la richiesta dell’attivazione del fondo di solidarietà, cui purtroppo l’Italia ha già dovuto accedere altre volte», ha annunciato la Presidente Meloni rispondendo ai giornalisti in sala, «Sul tema del commissario sono colpita che sia questo il tema che vi sta a cuore mentre ci sono i funerali delle persone. Il mio principale problema non è chi spende i soldi ma trovarli». Meloni ha poi ringraziato i tanti capi di Stato e di governo che in questi giorni hanno scritto offrendo la loro solidarietà e la loro disponibilità: «Questa solidarietà si è già dimostrata dal fatto che è stato attivato il meccanismo europeo di Protezione civile. Hanno già offerto la loro disponibilità 9 Stati membri e, quindi, ci sono già segnali concreti di solidarietà dal punto di vista europeo», ha aggiunto la leader FdI. Von der Leyen, da par suo, si è detto shoccata e con “cuore spezzato” nel vedere i comuni travolti dall’alluvione: «può essere utilizzato il fondo di coesione. Se guardiamo al piano Next generation Ue ci sono 6 miliardi per la prevenzione, c’è un approccio strutturale e tutte queste e altre risorse a cui possiamo attingere. Per ora è comunque urgente far partire il fondo di solidarietà, ma ci sono regole molto importanti da rispettare: ci sarà un primo pagamento, poi servirà la stima dei danni per avere un’idea più chiara del contributo da parte della Ue. Questo succederà nei prossimi tre mesi, poi vedremo cosa possibile fare».
Punto stampa in diretta dall’Emilia-Romagna https://t.co/DEx8Seu3pw
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) May 25, 2023
NUOVO CDM SULL’ALLUVIONE DOPO SOPRALLUOGO MELONI IN EMILIA ROMAGNA
Prima il sopralluogo in Emilia Romagna e poi di corsa a Roma per presiedere il secondo CdM in una settimana sul decreto aiuti da stanziare per l’emergenza alluvione e maltempo: così la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è volata in elicottero questo primo pomeriggio assieme al Governatore Stefano Bonaccini e alla Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen per il sopralluogo dall’alto delle zone alluvionate dell’Emilia e della Riviera Romagnola. Previsto a breve un punto stampa con i giornalisti congiunto tra le due leader, prima del ritorno a Palazzo Chigi per presiedere alle ore 18 il nuovo CdM sulla gestione dell’emergenza.
Dopo i 2 miliardi di euro complessivi stanziati dal Governo Meloni nel Consiglio dei Ministri di martedì scorso, l’esecutivo torna a riunirsi per decidere ulteriori provvedimenti volti a far ripartire le zone alluvionate e ancora a rischio frane/allagamenti. L’emergenza purtroppo non è finita, anche fosse solo per il calcolo iniziale dei danni fatto ieri da Regione Emilia Romagna che consta ben 7 miliardi di euro. Si discuterà ancora della possibile nomina di commissario alla ricostruzione per il Governatore Stefano Bonaccini, sul quale pende però una riflessione politica che ha agitato le acque della maggioranza nelle scorse ore: i Governatori anche del Centrodestra si sono tutti esposti per indicare in Bonaccini la figura ideale per quel ruolo, ma resta da capire se si riesce a trovare la quadra per una nomina operativa ma dall’indubbio valore anche politico.
NUOVE MISURE ALLUVIONE IN CDM: DAGLI AIUTI ALLO STATO DI EMERGENZA
Tra le misure allo studio per ulteriori aiuti sull’emergenza alluvione, il CdM di oggi a Palazzo Chigi vedrà sicuramente la presentazione del piano anticipato ieri nell’informativa urgente ala Camera dal Ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci: «È prevista l’assegnazione ai nuclei familiari di un contributo, per l’autonoma sistemazione, di 400 euro per i nuclei monofamiliari, 500 per le famiglie con due persone, 700 per quelle con tre, 800 per quelle con 4, fino a un massimo di 900 euro mensili. Qualora siano presenti portatori di handicap o disabili è concesso un contributo aggiuntivo di 200 euro mensili per ognuno dei soggetti indicati».
I 2 miliardi stanziati dal governo finora vanno soprattutto alle imprese, ma occorre metter mano al più presto anche a strade, infrastrutture e interi settori agricoli in difficoltà con l’alluvione: «Servono risorse nell’immediato per ricostruire le strade, bloccare le frane, ripristinare gli argini. Bisogna fare queste cose prima dell’autunno, altrimenti – ha avvertito Bonaccini negli scorsi giorni dopo il primo CdM sull’alluvione che lo ha visto partecipare in presenza – non un evento straordinario ma uno ordinario ci metterà nei guai. Con questi tempi e questi livelli di dettaglio è possibile che queste opere possano essere progettate, appaltate e realizzate da un commissario a Roma?». «In pochi giorni già 20 i milioni € raccolti sul c/c aperto dalla Regione. Una grande mobilitazione che aiuterà la Romagna a rialzarsi. Grazie», così ancora il Governatore dell’Emilia Romagna su Twitter. Musumeci ha poi fatto riferimento al provvedimento sulla sospensione dei mutui per i cittadini delle zone colpite e le spese per i funerali: «Dobbiamo fare della messa in sicurezza del territorio nazionale la priorità dell’agenda politica di governo di questo Esecutivo e di tutte le sue articolazioni nel territorio», ha detto l’ex Presidente di Regione Sicilia sempre alla Camera, «Serve un piano nazionale concepito in funzione di una strategia unitaria finora mancata, stiamo anche predisponendo progetti normativi per semplificare le procedure nella fase post-emergenziale che è quella della ricostruzione». Altra misura che entrerà oggi in CdM è l’estensione dello stato di emergenza non solo all’Emilia Romagna ma anche a Toscana e Marche.