Max Gazzè è stato condannato dal Tar del Lazio a risarcire il Comune di Campagnano, in provincia di Roma, per alcuni illeciti alla villa in cui abita. La piscina e il portico, in base a quanto riportato da Repubblica, sarebbero infatti abusivi. Il cantautore, in particolare, avrebbe chiuso alcuni spazi, alcuni dei quali con un grande soppalco, al punto che la cubatura della casa è quasi raddoppiata.
I giudici hanno ritenuto che gli interventi in questione rappresentassero un abuso edilizio in spregio delle norme norme urbanistiche. Il proprietario dell’abitazione aveva presentato ricorso, ma ciò non è stato sufficiente a cambiare la sentenza emanata lo scorso 17 febbraio. Il Tribunale ha infatti confermato il proprio parere sulla questione e adesso il cantautore sarà costretto a versare un risarcimento al Comune.
Max Gazzè, piscina e portico abusivi nella villa in provincia di Roma dove vive: condannato
Max Gazzè vive ormai da diverso tempo nella villa nel Comune di Campagnano, in provincia di Roma, dove adesso sono stati ritrovati una piscina e un portico abusivi che sono stati ritenuti abusi edilizi dal Tar del Lazio. È proprio lì che il cantautore si rifugia tra un tour e l’altro insieme alla sua famiglia.
Nel 2010, in tal senso, l’abitazione è balzata alla cronaca per un episodio ancora più spiacevole. Una banda di rapinatori, di notte, si introdusse infatti nella casa, mentre il proprietario dormiva da solo, forzando la serratura del portone d’ingresso e approfittando dell’allarme rotto. Il cantautore era stato minacciato e costretto a consegnare loro tutto il denaro che aveva, ovvero circa 10 mila euro in contanti. “E’ stata un’esperienza tremenda”, aveva raccontato successivamente dopo avere sporto denuncia ai Carabinieri.