L’Arabia Saudita ha annunciato di aver iniziato le trattavive per gli accordi di partecipazione ai finanziamenti alla banca cinese NDB appartenente al gruppo Brics, istituto finanziario che comprende le nazioni con economia considerata “emergente” e contrapposta a quella occidentale dei paesi dei G7, cioè Cina, Brasile, India, Sudafrica e Russia. Il problema recentemente era arrivato per la banca a causa delle sanzioni internazionali imposte alla Russia, per le quali aveva dovuto sospendere finanziamenti a tutti i progetti in comune con Mosca.
Successivamente in un’intervista al Financial Times, Ashwani Muthoo, il direttore generale dell’ufficio di valutazione finanziario della banca, aveva dichiarato di essere molto preoccupato per la situazione guerra, perchè il conflitto aveva causato conseguenze anche per l’istituto, che ha dovuto non solo interrompere i rapporti con la Russia, ma si è ritrovato costretto a reperire nuovi fondi di investimento. Così lo stesso direttore, che però non ha voluto commentare un possibile accordo con l’Arabia Saudita, ha ammesso di avere intenzione di valutare investimenti in moneta estera diversa dal dollaro, come lo Yuan cinese e il rand sudafricano.
Arabia Saudita, accordi con la banca cinese NDB per raggiungere indipendenza dal dollaro
Se l’accordo di investimento e partecipazione tra l’Arabia Saudita e la Cina nella banca NDB del gruppo Brics verrà finalizzato ufficialmente potrbbe rappresentare un nuovo asse del commercio del petrolio in valuta alternativa al dollaro e verso l’oriente. Attualmente infatti l’Arabia è il paese maggiore importatore di petrolio dopo la Russia, mentre la Cina il più grande acquirente della materia prima.
Inoltre da Mosca sono arrivate dichiarazioni positive sull’operazione, Mikhail Mishustin il primo ministro ha dichiarato di essere soddisfatto perchè uno dei principali obiettivi dei Brics deve essere proprio quello di lavorare per alleviare le sanzioni occidentali. Al momento il Financial Times ha commentato sostenendo che la partecipazione alle restrizioni commerciali da parte della Nuova Banca di Sviluppo è stata praticamente obbligata vista la dipendenza che ancora sussiste dal dollaro americano. In futuro però, grazie anche a questi nuovi accordi con i paesi arabi, l’istituto potrebbe diventare sempre di più indipendente dall’occidente.