Durante il nostro periodo interglaciale, si è verificata una notevole riduzione della vegetazione della Terra che ha portato alla formazione dei grandi deserti ma che ha interessato anche, in diversa misura, buona parte delle terre emerse.
Ciò può spiegare la quantità enorme di CO2 accumulata in atmosfera.
Rimane comunque aperta la domanda su che cosa abbia provocato la generale perdita di vegetazione del pianeta.
l periodo interglaciale nel quale stiamo vivendo, iniziato circa 11000 anni fa e durante il quale si sono sviluppate l’agricoltura e, successivamente, le grandi civiltà del passato, quella egizia, la micenea, la greco-romana e quella medievale, fino alla cosiddetta rivoluzione industriale e al tempo presente è denominato con il termine olocene, parola derivata dal greco che significa “del tutto recente”.
Nella Figura 1 sono rappresentati gli andamenti della concentrazione di CO2 in atmosfera e della Temperatura globale media, Tgm, negli ultimi 350.000 anni.
Figura 1 Andamento della Temperatura Globale Media (Tgm) e della concentrazione di CO2 in atmosfera da 300000 anni prima di oggi fino al tempo presente.
Gli andamenti della CO2 e della Tgm, come quelli riportati in figura 1, si possono ricostruire attraverso vari segni, denominati Proxi, ottenuti esaminando le concentrazioni isotopiche di ossigeno, idrogeno, berillio e carbonio rinvenuti nelle cosiddette “carote” di Ghiaccio ottenute con trivellazioni dei ghiacciai artici e antartici e delle regioni coperte spesso da ghiaccio, ma anche nelle stalagmiti e nei terreni alluvionali e nelle rocce metamorfiche.
I Proxi consentono di ricostruire e collocare nel tempo le Tgm e le concentrazioni di CO2 in atmosfera, come quelli rappresentati nel grafico della Figura 1.
Questo grafico ha una bassa risoluzione temporale e pertanto non consente di vedere che l’andamento della Tgm è sempre in “leggero anticipo” rispetto all’andamento della concentrazione della CO2. Infatti, in natura, il riscaldamento e il raffreddamento dei mari è dovuto ai cicli di irraggiamento solare del pianeta. A loro volta i mari liberano (o assorbono) la CO2, non istantaneamente, ma con un ritardo di circa 800 anni a causa della loro “inerzia” termica.
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Adalberto Porrino
(Laureato in Matematica, ex dirigente in Enel e CESI s.p.a., ha svolto attività di ricerca nel campo di sistemi elettrici e componenti, efficienza energetica e usi finali dell’energia. Fa parte della Redazione della Rivista Emmeciquadro)
© Pubblicato sul n° 84 di Emmeciquadro