Continuano le indagini sulla morte di Alice Neri, uccisa a Concordia in provincia di Modena, lo scorso novembre. Tanti gli uomini che circolavano nella vita della giovane mamma: tra questi c’è un “terzo uomo” con il quale la donna aveva dei rapporti telefonici. Il DNA di questo terzo uomo verrà comparato con quello trovato sul reggiseno di Alice. Maria, suocera della giovane uccisa a Concordia, racconta a Mattino 5: “Vorrei vedere mio figlio sereno e tranquillo e anche la bambina. Era ora che su questo terzo uomo venisse fatto l’esame del DNA. Nessuno sta qui a incolpare il terzo uomo ma gli accertamenti vanno fatti a 360°. Noi vogliamo il colpevole per dare alla bambina la verità su ciò che è successo alla mamma”.
Nicholas, marito della donna scomparsa, sottolinea: “Vedremo se questi dati dei quali si parla nella prossima udienza verranno confermati. Sicuramente bisognerebbe usare un po’ di precauzione quando si parla perché i dati dirottano l’opinione pubblica. Prima di parlare male di qualcuno vorrei aspettare quando sarà scritto tutto nero su bianco: e mi riferisco a tutti gli accertamenti fatti su tutti i reperti”.
Le intercettazioni del collega
Alice Neri, poche ore prima di morire, ha visto un altro collega, Marco. Quarto Grado, pochi giorni fa, ha pubblicato le intercettazioni dell’uomo con un amico, qualche giorno dopo la scomparsa della donna. Nella telefonata, Marco diceva: “Abbiamo iniziato a sentirci il 9 novembre fino all’ultima sera, quella della sua morte. Quel 17 novembre siamo stati insieme al bar a chiacchierare fino alle 2:30 del mattino, aveva una gran voglia di spiegarmi il suo lavoro in azienda. È stata un serata veramente lunga, io volevo andare a casa ma ci siamo persi in questi discorsi. Mi ha parlato di lavoro e del suo ruolo in azienda, poi alle 2:30 ho deciso di andare via, si era fatto tardi. Ci siamo alzati per andare verso le nostre auto e mi è venuta incontro, si vedeva che voleva qualcosa da me. Così ci siamo baciati, è durato molto, sono tornato a casa un’ora dopo. Quello che è successo quando sono andato via non lo so, ho visto solo che lei una volta in auto non è partita subito”. L’uomo avrebbe poi visto avvicinarsi “un tunisino”, Mohamed Bedoui Gaaloul.
Nicholas, marito di Alice Neri, a Mattino 5 parla anche delle parole di Marco: “Le intercettazioni del collega? Le ho sentite. Mi sembra che abbia le idee abbastanza chiare sulla sua opinione in merito. Parla di uno stalker, poi di un altro collega… Erano i primi giorni dopo la morte di mia moglie“.