Alessandro Impagnatiello ha confessato l’omicidio di Giulia Tramontano, la compagna di 29 anni incinta al settimo mese del loro bambino. Le agenzie riportano l’aggiornamento secondo cui il barman avrebbe dato fuoco due volte al corpo di Giulia con alcol nella loro vasca da bagno e poi con benzina nel box di famiglia. “Se n’è andata, adesso sono libero” avrebbe detto all’amante dopo l’omicidio, chiedendo poi di vederla. Lei, una collega americana, si è spaventata e ha preferito non incontrarlo. La donna non è al momento indagata, gli inquirenti però ritengono che Alessandro Impagnatiello sia stato aiutato da qualcuno a trasportare il corpo dalla loro casa al primo piano al garage, gettandolo infine nell’intercapedine in cui è stato ritrovato.
L’inviata di Storie Italiane, trasmissione in onda su Rai 1, è riuscita a raggiungere un testimone, il padre di un amico di Alessandro Impagnatiello. “Da padre vorrei dire qualcosa ai genitori di Giulia, che credo siano le persone più ferite e più colpite, e non credo che meritassero una fine del genere della loro figlia”. L’uomo parla di Alessandro Impagnatiello come di un “bravo ragazzo come tutti i giovani di oggi, mai ci saremmo aspettati una cosa del genere da questa faccia d’angelo, che era considerato uno dei più belli della compagnia. Non abbiamo sentito Giulia, ma mio figlio ha sentito Alessandro il 30 maggio, si sono detti che mio figlio era disposto a confortarlo e consolarlo ma praticamente lui ha risposto che non era il caso”. Poi il tragico epilogo: “stamattina quando ho acceso la tv per sentire le notizie non ci volevamo credere a una cosa del genere, mio figlio ha scritto a mia moglie un messaggio che non riusciva a crederci. Oggi come oggi non so più che cosa sia l’amore per le persone, l’amore è essere disposti al sacrificio e non a sacrificare qualcun altro”. (aggiornamento Marta Duò)
GIULIA TRAMONTANO UCCISA A COLTELLATE, SI CERCA PRESUNTO COMPLICE
Si parla ovviamente dell’efferato delitto di Giulia Tramontano, la 29enne di Senago uccisa dal suo compagno, a Mattino 5 News. Ricordiamo che la ragazza era incinta del settimo mese, e Roberto Poletti ha ipotizzato l’idea del complice: “Credo che ci sia un complice – le parole del giornalista in diretta tv su Canale 5 – è impossibile che abbia fatto tutto da solo, lì è stato aiutato per forza e sta coprendo qualcuno, assolutamente sì è stato aiutato, è impossibile trasportare una ragazza al settimo mese di gravidanza dentro un telo”. Quindi Poletti si è augurato l’ergastolo per Alessandro, rilasciando parole forze: “Bisogna chiudere la chiave per questa bestia, anzi forse non so nemmeno come definirla”. Così invece Don Coppola. “Questo è un mostro”.
L’inviata di Mattino 5 News, in merito alla possibilità del complice, ha aggiunto: “Ipotesi che hanno fatto gli investigatori ieri sera, il pubblico ministero ha ragionato su come abbia potuto fare un uomo da solo a trasportare il corpo e ad occultare il cadavere da solo, è un ipotesi al vaglio degli inquirenti”, anche se Federica Panicucci, la conduttrice, aggiunge: “In quei momenti viene una forza pazzesca, hai l’adrenalina in corpo…”. Da segnalare anche che negli ultimi minuti è emerso che Alessandro abbia tentato di bruciare due volte Giulia, sia con alcol che con benzina, e ciò fa pensare ad una premeditazione. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
GIULIA TRAMONTANO, TROVATO CADAVERE, UCCISA A COLTELLATE DAL COMPAGNO, FORSE BRUCIATA
Emergono ulteriori dettagli, purtroppo terribili, in merito alla morte della povera Giulia Tramontano, la 29enne di Senago, incinta al settimo mese, uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello, 30enne barista. Secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, il presunto omicida avrebbe confessato di aver ammazzato la compagna a coltellate, per poi tentare di bruciare il cadavere. La dinamica sarebbe stata la seguente: presumibilmente dopo una lite, visto che Giulia aveva scoperto il tradimento di lui, Alessandro l’avrebbe assassinata con un coltello, dopo di che ha trasportato il cadavere nel bagagliaio della sua auto, dove sono state rinvenute tracce di materiale organico, così come scrive il quotidiano di via Solferino.
Il presunto omicida avrebbe inoltre tentato di bruciare il cadavere della giovane donna. La svolta era giunta nelle ultime ore dopo che gli inquirenti avevano rinvenuto numerose tracce sia nel SUV del ragazzo, dipendente dell’Armani Bamboo in via Manzoni a Milano, sia nell’appartamento, soprattutto sulle scale condominiali e sul pianerottolo. Il giovane avrebbe cercato di pulire ma le analisi degli uomini della scientifica hanno comunque individuato quelle che sembrerebbero essere delle tracce ematiche. Secondo un primo esame sembra che il ragazzo abbia anche tentato di bruciare il corpo della 29enne, trovato avvolto da alcuni sacchi di plastica. Agli inquirenti è bastato scorgere il tatuaggio che Giulia Tramontano ha sul braccio sinistro per individuare senza dubbio il cadavere. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
GIULIA TRAMONTANO, MORTA LA 29ENNE SCOMPARSA DA SENAGO, COMPAGNO HA CONFESSATO
E’ stata purtroppo trovata senza vita Giulia Tramontano, 29enne di Senago, originaria del napoletano, scomparsa dallo scorso weekend. La ragazza, che era incinta al settimo mese, è stata rinvenuta nelle campagne vicino al comune del milanese, e ad ucciderla sarebbe stata il fidanzato, il 30enne Alessandro Impagnatiello, così come da confessione dello stesso, riportato dall’Ansa. Il 28 maggio ne era stata denunciata la scomparsa dallo stesso convivente, ma secondo quanto emerso nella giornata di ieri, la 29enne avrebbe scoperto il tradimento dello stesso fidanzato, che avrebbe messo incinta un’altra donna: la situazione è quindi degenerata.
Da quanto si legge ancora sull’Ansa, il 30enne avrebbe indicato ai militari dell’Arma la zona dove aveva nascosto il cadavere, un lembo di terra dietro ai box di una palazzina sita in via Monte Rosa a Senago, non troppo distante da dove la coppia abitava. Il pubblico ministro ha poi interrogato subito dopo il 30enne, procedendo quindi all’arresto per omicidio volontario aggravato.
GIULIA TRAMONTANO E’ MORTA: GLI ULTIMI RISVOLI POI L’ARRESTO
La 29enne Giulia Tramontano era scomparsa da Senago nella notte di sabato, e il ragazzo aveva sostenuto di essere andato a lavorare domenica mattina lasciando la compagna nel letto, ma in realtà è probabile che la giovane futura madre fosse già senza vita. Nella giornata di ieri, prima del ritrovamento del cadavere, era emersa la notizia che il compagno della vittima fosse finito sul registro degli indagati in quanto erano state rinvenute delle tracce biologiche, molto probabilmente sangue, sull’auto, di conseguenza le accuse nei suoi confronti sono quelle anche di occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale.
Sempre nella giornata di ieri erano stati effettuati altri rilievi sull’auto del 30enne e sui suoi abiti, mentre in serata i carabinieri si erano recati presso l’abitazione della coppia per ulteriori accertamenti. Alla fine il cerchio si è stretto e Alessandro Impagnatiello non ha potuto fare altro che confessare l’orribile omicidio.