Il controllo delle tradizioni e della qualità alimentare dovrebbe rimanere nelle mani dell’esecutivo dell’Unione Europea. Così si è espresso il Parlamento europeo circa la revisione del sistema di qualità alimentare dell’Unione. Il nuovo sistema dovrebbe offrire maggiore protezione ai prodotti con qualità, caratteristiche o reputazione legate al luogo di origine, come nel caso del famigerato “parmesan”. In particolare, i deputati ritengono che le nuove norme dovrebbero offrire una protezione più rigorosa per i prodotti venduti online, compresa la chiusura automatica dei domini che utilizzano illegalmente le indicazioni geografiche (IG).
L’approccio adottato dal Parlamento è stato giudicato “molto positivo” da oriGIn EU, l’associazione europea dei produttori di IG, in quanto “il testo definisce un ambizioso sistema europeo di indicazioni geografiche per garantire che i produttori possano continuare a contribuire allo sviluppo sostenibile delle aree rurali in tutta l’UE”, come ha commentato al portale Euractiv il presidente di oriGIn EU Charles Deparis. Di simile opinione anche l’eurodeputato socialista Paolo De Castro, che parla di “una rara buona notizia per i nostri agricoltori” e prevede in futuro un “sistema agroalimentare più competitivo, sostenibile e integrato, a beneficio delle nostre aree rurali” grazie alle nuove norme sul controllo.
Qualità alimentare, l’Unione Europea al centro: “richiesta dei produttori di IG”
Il nuovo sistema di qualità alimentare dell’Unione Europea sembra dunque riscuotere un parere positivo, mentre la precedente revisione era stata aspramente criticata dai produttori alimentari e degli Stati membri. A sollevare le critiche era stata la decisione di coinvolgere l’Ufficio per la proprietà intellettuale dell’UE (EUIPO) nella gestione delle IG, mentre il servizio agricolo della Commissione DG AGRI aveva spinto per esternalizzare alcune delle sue competenze in materia. Il parlamento europeo, il 1° giugno, si è quindi espresso affinché il tema della qualità e delle tradizioni alimentari rimanga nelle mani dell’esecutivo comunitario e hanno votato per respingere qualsiasi delega di competenze all’EUIPO in relazione all’analisi dei disciplinari dei prodotti IG.
La stessa oriGIn EU, il ramo europeo dell’alleanza globale delle IG, ha sottolineato come la DG AGRI della Commissione debba “rimanere al centro” della gestione del sistema delle IG, definendo questa una “richiesta fondamentale” dei produttori di IG.
L’Unione Europea punta su tradizioni e qualità alimentare: “buona notizia per gli agricoltori”
Sistema di qualità alimentare dell’Unione Europea, il parlamento comunitario domanda maggiore controllo diretto da parte degli Stati membri e dell’Unione. I negoziatori a breve affronteranno il dialogo con il Consiglio comunitario per arrivare alla forma finale della legge, tenendo conto in questa fase della posizione assunta dai Ministri dell’Agricoltura dei Paesi membri.
Tra le questioni che dovranno essere affrontate, gli eurodeputati hanno proposto un emendamento per portare a una risoluzione sulla controversia tra Croazia e Italia, tra “prošek” e prosecco. In particolare, la proposta riguarda la possibilità di estendere le salvaguardie esistenti contro la registrazione di marchi identici o evocativi di IG ai “termini tradizionali”. Nel concreto, ciò comporterà che termini tradizionali come prošek non potranno essere registrati come identici o evocativi della IG prosecco.