Prosegue la querelle a distanza fra Angelina Jolie e Brad Pitt, due divi di Hollywood, ex storica coppia, che però da qualche anno a questa parte si sono separati, finendo spesso e volentieri in tribunale. Gli ultimi risvolti sono stati sottolineati in queste ore dal tabloid britannico Daily Mail, che narra una vicenda legata all’azienda vinicola francese Chateau Miraval. Una precedente causa – come si legge sul giornale – aveva dato ragione all’attrice, ma sarebbero rimasti dei conti in sospeso. L’attore, infatti, aveva deciso di citare in giudizio l’ex moglie accusandola di aver venduto di nascosto le sue azioni della stessa tenuta situata nel sud della Francia, che i due avevano acquistato nel 2008 e di cui erano proprietari entrambi.
Il Mail ha pubblicato in esclusiva dei documento inerenti il processo in questione, attraverso cui si evincerebbe che Brad Pitt avrebbe scoperto di essere stato ingannato da Angelina Jolie, la quale avrebbe ceduto la sua quota del 50%, come una sorta di vendetta a seguito della questione della custodia dei figli. In base a quanto emerge oltre Manica, i due attori avevano un “impegno reciproco e vincolante” in merito alla questione di Chateau Miraval, azienda vinicola situata nel sud della Francia che ha un valore di circa 160 milioni di dollari.
BRAD PITT VS ANGELINA JOLIE, IN TRIBUNALE PER L’AZIENDA VINICOLA: ECCO COSA SOSTIENE L’AVVOCATO
Nel dettaglio, nessuno dei due avrebbe potuto vendere la propria quota senza il permesso dell’altro. In poche parole l’attività sarebbe dovuta rimanere per sempre in possesso della famiglia, forse per una questione ereditaria, ma così non è stato visto che Angelina avrebbe ceduto “segretamente”, la sua quota, quindi la metà del valore dell’azienda, quando Brad Pitt aveva annunciato di aver trovato dei nuovi soci in affari (era il 2021). L’avvocato dell’attore ha spiegato che le azioni dell’attrice sarebbero “illegali” e nel contempo avrebbero “danneggiato gravemente e intenzionalmente” il suo cliente, arricchendo lei “ingiustamente”.