LA MISSIONE DI PACE DEL CARD. ZUPPI IN UCRAINA: LA VISITA A ZELENSKY
«L’incontro è stato molto cordiale: hanno discusso su alcuni punti chiave per procedere nella direzione di una dialogo stabile e concreto»: poche parole trapelano dall’Avvenire per spiegare quanto avvenuto stamane a Kiev tra il cardinale Matteo Maria Zuppi – Presidente CEI e inviato scelto da Papa Francesco la missione di pace in Ucraina – e il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Nel secondo giorno di visita ufficiale dell’arcivescovo di Bologna a Kiev per “intavolare” i dialoghi per la missione di pace del Vaticano, il Card. Zuppi incontra Zelensky per dar luce a quella “diplomazia umanitaria” messa in campo dalla Santa Sede per ferma volontà di Papa Francesco nell’ottica di trovare una tregua alla fratricida guerra fra Ucraina e Russia. «L’Ucraina accoglie con favore l’interesse della Santa Sede per la sanguinosa guerra, iniziata dalla Russia, e le intenzioni di comprendere profondamente le realtà», aveva detto ieri l’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede Andreii Yurash. Secondo il quotidiano della CEI, la missione di pace del cardinale Zuppi (accompagnato dal nunzio apostolico a Kiev, l’arcivescovo Visvaldas Kulbokas) proseguirà ancora oggi con altri incontri al termine dei quali «verrà riferito al Santo Padre gli esiti della missione in Ucraina e i passi che verranno compiuti nelle settimane successive».
ZUPPI A KIEV, COME PROCEDE LA MISSIONE DI PACE IN UCRAINA: LE PROSSIME TAPPE
«È inaccettabile che la violenza di questa guerra abbia colpito i bambini. Papa Francesco, parlando dell’Ucraina, ha usato un’espressione molto bella: ‘Le vostre lacrime sono le mie lacrime, il vostro dolore è il mio dolore”»: così spiegava ieri il Card. Zuppi in un incontro a Kiev con il commissario parlamentare ucraino per i diritti umani, Dmytro Lubinets. «E oggi dico che i vostri figli sono i nostri figli, posso parlare di questo perché tanti bambini sono venuti in Italia. […] È stato molto bello vedere l’ospitalità con cui gli italiani hanno accolto i bambini ucraini», ha aggiunto il cardinale inviato da Papa Francesco per iniziare le “trattative” diplomatiche utili a trovare una tregua.
«La guerra è un passo indietro che distrugge tutto e fa soffrire i bambini: naturalmente, la Chiesa farà tutto il possibile per proteggere la vita dei bambini», ha poi concluso Zuppi nell’incontro istituzionale. Secondo quanto riferito dalla Santa Sede alla vigilia della missione del Presidente CEI, la visita in Ucraina ha come scopo principale «quello di ascoltare in modo approfondito le autorità ucraine circa le possibili vie per raggiungere una giusta pace e sostenere gesti di umanità che contribuiscano ad allentare le tensioni». Le stesse istanze sono state riportate da Zuppi nei colloqui tanto con Zelensky quanto con le altre autorità ucraine nell’ottica di una lunga missione diplomatica che non si concluderà certo con questa prima visita a Kiev. La prossima tappa sarà Mosca, forse già nei prossimi giorni: al netto della chiusura del Cremlino per un incontro diretto Zuppi-Putin, l’arcivescovo sarà accolto dai collaboratori e forse dal capo della diplomazia russa, il Ministro Lavrov. Come riportano fonti della Chiesa Cattolica Italiana presso “LaRepubblica”, le prossime due tappe dopo la Russia potrebbero essere Usa e Cina: «Nei giorni scorsi il segretario di Stato Pietro Parolin, non ha escluso nessun interlocutore che possa portare alla pace, gli statunitensi così come i cinesi. Ma in Vaticano non anticipano niente: il percorso si definirà cammin facendo, in base agli elementi raccolti e alle porte aperte o chiuse che Zuppi incontrerà», scrive oggi “Rep”.