INTER MANCHESTER CITY, ALBO D’ORO CHAMPIONS LEAGUE: I NERAZZURRI SI ARRENDONO!
Il Manchester City è la ventitreesima squadra a vincere la Champions League e a scrivere il suo nome nell’albo d’oro. La finale di Istanbul ha premiato i campioni d’Inghilterra che dopo la Premier League e la FA Cup portano a casa anche la coppa dalle grandi orecchie grazie al gol di Rodri che condanna l’Inter alla resa. I nerazzurri si sono comunque battuti alla pari e avrebbero meritato di andare almeno ai supplementari per il coraggio con cui hanno affrontato gli avversari sulla carta favoriti e per le occasioni create nei novanta minuti. Agli uomini di Simone Inzaghi è mancato un pizzico di fortuna, clamorose le occasioni sciupate da Lautaro Martinez e le parate miracolose di Ederson, per non parlare della traversa scheggiata da Dimarco. Gli uomini di Guardiola in realtà non hanno giocato benissimo, Haaland non ha mai inciso in area e l’infortunio di De Bruyne ha ulteriormente complicato i piani del tecnico spagnolo.
L’Inter non riesce a vendicare la Fiorentina che pochi giorni fa aveva perso la finale di Conference League contro il West Ham. Le squadre italiane restano quindi a bocca asciutta, con la Roma battuta dal Siviglia ai calci di rigore. Tre finali, tre sconfitte che fanno male al nostro movimento calcistico che aveva bisogno di un successo per risollevarsi e invece resta ferma al palo, surclassata dalle altre federazioni che dimostrano di avere molti più mezzi, tecnici ed economici. Per l’Inghilterra si tratta del quindicesimo trionfo in Champions League (considerando anche il periodo romantico in cui si chiamava ancora “Coppa dei Campioni”. Dopo Liverpool, Manchester United, Chelsea, Nottingham Forest e Aston Villa, tocca al City alzare la coppa dalle grandi orecchie… {agg. di Stefano Belli}
GUARDIOLA CONTRO INZAGHI
Quella di stasera è la quarta finale di Champions League per Pep Guardiola. Da allenatore, ovviamente, perché da giocatore ne ha vinta una nel 1992 quando il Barcellona ebbe la meglio sulla Sampdoria, quindi il suo nome è già ben impresso nell’albo d’oro. Uno dei tecnici più influenti della sua generazione vanta tre successi: il primo nel 2009 quando allo Stadio Olimpico di Roma assistemmo alla consacrazione definitiva del suo TikiTaka, con il Manchester United che dovette inchinarsi al cospetto dei blaugrana trascinati da Messi, Xavi, Iniesta, Eto’o, Pedro e tanti altri che ci stiamo scordando in questo momento. Il bis arrivò nel 2011 e furono sempre i Red Devils ad alzare bandiera bianca. L’esperienza con il Bayern Monaco non è stata di certo esaltante, visto che al di fuori della Germania non riuscì mai a trovare gloria in Europa. Da quando siede sulla panchina del Manchester City, Guardiola ha conquistato diversi titoli nazionali sfiorando solamente il treble nel 2021 quando perse a sorpresa contro il Chelsea che alla vigilia non partiva di certo con i favori del pronostico. Un copione che i tifosi dell’Inter si augurano possa ripetersi anche stasera, dopo che il primo tempo si è concluso sullo 0-0.
Per Simone Inzaghi la finale di stasera è il coronamento di una carriera cominciata nel settore giovanile della Lazio. Da tecnico della Primavera il piacentino ha conseguito i suoi primi successi in Coppa Italia perdendo il campionato solamente ai rigori contro il Torino. Nel 2016 arriva la promozione come allenatore della prima squadra al posto dell’esonerato Stefano Pioli, punito per la pesante sconfitta nel derby di Roma. Nella stagione successiva avrebbe dovuto farsi le ossa alla Salernitana, ma il ripensamento di Marcelo Bielsa gli consente di mantenere il posto sulla panchina biancoceleste e dar vita a un progetto che lo porterà a vincere tre titoli e a contendere lo scudetto a Juve e Inter nel 2020 prima che una pandemia paralizzò letteralmente un intero pianeta. L’occasione della vita arriva l’anno dopo, quando viene chiamato a prendere il posto di Antonio Conte che aveva fatto rivincere lo scudetto ai nerazzurri dopo 11 anni di digiuno. Un compito ingrato per Inzaghi ma in queste due stagioni la sua bacheca personale si è ulteriormente arricchita. E stasera potrebbe arrivare il trofeo più prestigioso. {agg. di Stefano Belli}
CHI SARÀ IL VINCITORE 2023?
Stasera scopriremo chi sarà il vincitore della Champions League 2022-2023, l’albo d’oro si arricchirà di un altro nome dal momento che oggi sabato 10 giugno 2023 allo Stadio Olimpico Ataturk di Istanbul la finale Inter Manchester City decreterà il nome della squadra che potrà sollevare la tanto ambita Champions League. C’è anche la possibilità che si aggiunga all’albo d’oro un nome completamente nuovo, perché dobbiamo ricordare che il Manchester City non è mai stato finora vincitore della Champions League in tutta la sua storia, mentre sappiamo naturalmente molto bene che l’Inter ha già in bacheca tre Coppe dei Campioni/Champions League e punta a salire a quota quattro, staccando il Manchester United e raggiungendo l’Ajax.
Dobbiamo scoprire chi sarà l’erede del Real Madrid, vincitore della Champions League l’anno scorso e nome in assoluto più prestigioso nell’albo d’oro, dal momento che gli spagnoli hanno vinto addirittura per quattordici volte la massima competizione europea per club, doppiando anche il Milan che resta secondo ma a quota sette successi nell’albo d’oro della Champions League. Oggi si potrebbe rafforzare la nobiltà dell’Inter, che vanta naturalmente i due trionfi consecutivi all’epoca della Grande Inter di Angelo Moratti e poi la vittoria nel 2010, anno del Triplete per il figlio Massimo Moratti.
L’ALBO D’ORO DI CHAMPIONS LEAGUE: VINCITORE 2023
Mentre aspettiamo il nome del vincitore della Champions League 2023 e la finale Inter Manchester City, andando a vedere l’albo d’oro possiamo ricordare che ci sono finora quattordici vittorie per l’Inghilterra, con il Liverpool che fa la parte del leone a quota sei successi, seguiti dal Manchester United con tre coppe in bacheca (i tifosi dei Red Devils naturalmente sperano di rimanere l’unica squadra della città presente nell’albo d’oro), segue a due la strana coppia formata da Nottingham Forest e Chelsea, squadre che hanno conosciuto la gloria in periodi molto diversi, infine ha vinto una Coppa dei Campioni anche l’Aston Villa.
Il Manchester City non può infatti citare precedenti propri nell’albo d’oro della Champions League, vantando al massimo la finale persa nel 2021 nel derby contro il Chelsea, per l’Inter invece abbiamo naturalmente già accennato al fatto che il club nerazzurro è stato per tre volte vincitore della Coppa dei Campioni/Champions League. La prima fu nel 1964 battendo per 3-1 al Prater di Vienna il Real Madrid di Puskas e Di Stefano, poi la Grande Inter calò subito il bis nel 1965, battendo per 1-0 il Benfica a San Siro. Ecco poi un paio di finali perse, nel 1967 contro il Celtic e nel 1972 contro l’Ajax, prima del trionfo del 22 maggio 2010 al Santiago Bernabeu di Madrid per 2-0 contro il Bayern Monaco, annichilito dalla doppietta del Principe Diego Alberto Milito.