Si chiama generazione Z, è nata tra la metà degli anni ’90 e l’inizio del 2010 ed è la più numerosa al mondo in questo momento: rappresenta quasi un terzo della popolazione mondiale. Giovani che sanno ciò che vogliono dalla vita con idee chiare sul loro desiderio di potere, realizzazione, edonismo e stimolazione, sottolinea il The Guardian. La generazione Z, che ha un potere d’acquisto annuo di 100 miliardi di dollari a livello globale, secondo gli studi costituirà il 27% del posto di lavoro globale entro il 2025. Sarà entro quell’anno che i giovani prenderanno le redini dell’economia mondiale dai millennial (nati tra i primi anni ’80 e la metà degli anni ’90), la generazione X (dalla metà degli anni ’60 all’inizio degli anni ’80), i baby boomer (dalla metà degli anni Quaranta alla metà degli anni Sessanta). C’è poi la generazione silenziosa, composta dagli anziani.
I valori trainanti della generazione Z si differenziano da quelli delle precedenti. In un sondaggio condotto su 36.000 persone in 30 paesi, commissionato dalla società di consulenza strategica per la comunicazione BCW, il 44% dei giovani in questione ha dichiarato che per loro il successo e il fatto che venisse riconosciuto, sia importante. Questo a fronte del 37% dei millennial, il 23% della generazione X, il 13% dei boomer e il 14% della generazione silenziosa. Una percentuale simile (43%) della generazione Z ha affermato che per loro è “importante fare cose che possano dar loro piacere” e che “cercano ogni possibilità possibile per divertirsi”. Stessa cosa per il 38% dei millennial intervistati e per il 27% della gen X.
Cosa vogliono i giovani
Circa un terzo (32%) della generazione Z ha dichiarato che è importante essere ricchi, rispetto al 26% dei millennial e al 16% della gen X. Percentuali simili per la volontà di avere uno stile di vita eccitante. Lisa Story, Chief Strategy Officer di BCW, ha affermato che la maggiore attenzione all’individuo evidenziata dai risultati è stata la continuazione di una tendenza che si è potuta osservare nel corso del secolo e che era stata potenzialmente esacerbata dall’ascesa dei social media. “Se guardiamo ai valori in cui la generazione Z sovra-indicizza – potere, risultati, edonismo, stimolazione – questo è un insieme davvero interessante perché in genere, le persone non sono così a loro agio nel dire che hanno quei valori” ha spiegato l’esperta.
“Quindi è insolito. Penso che ci sia la sensazione che il fatto che la generazione Z stia vivendo in gran parte la sua vita in un ambiente molto pubblico in cui si conosce il tuo status sociale e dunque crei un ambiente in cui quei valori sono molto importanti” ha proseguito l’esperta. Eppure cambiato, ovviamente, i modi di vedere i vari ambiti della vita, come il piacere. Per i giovani, piacere potrebbe significare dedicarsi allo sport per avere un bel corpo, tanto da rinunciare spesso anche all’alcol.