Recentemente, racconta il quotidiano francese Le Figaro, la Commissione europea ha avviato un progetto dedicato allo spazio nominato “Sauron”, come l’antagonista della saga di libri del Signore degli Anelli. Complessivamente, si tratterà di una serie di installazioni, in accordo con alcune aziende europee, per monitorare e controllare, meticolosamente, il traffico nell’orbita terrestre, dove stazionano i satelliti privati e militari. Da un lato, dunque, l’obiettivo sarà assicurare una sorta di “codice della strada” per lo spazio, controllando che i satelliti non entrino in collisione tra loro, causando tanto perdite economiche, quanto possibili incidenti diplomatici, ma dall’altro anche per monitorare l’eventuale azione ostile di aziende o stati interessati, per le ragioni più disparate, a distruggere o disturbare i satelliti altrui.
Spazio: in cosa consiste il progetto europeo Sauron
Insomma, il progetto Sauron dedicato al controllo del traffico nello spazio mira a rendere, in generale, più sicura quell’area atmosferica in cui i satelliti ogni giorno transitano o stazionano. Inoltre, questo andrà ad unirsi all’altro progetto spaziale, chiamato “Odin’s Eye” (ovvero Occhio di Odin), con il quale l’Unione europea mira a controllare l’eventuale presenza di missili balistici in atmosfera, con l’obiettivo di interrompere la loro corsa prima che colpiscano la destinazione designata.
Lo spazio potrebbe, dunque, diventare più sicuro, considerando che ora rappresenta una sorta di “zona buia” del controllo umano, in cui si moltiplicano ogni giorno di più possibili rischi. Le Figaro, infatti, spiega che in orbita vi sono circa 7.000 satelliti, più altri 28.000 oggetti di dimensioni attorno ai 10 centimetri e 100.000 poco più grandi di 1 centimetro. Settimanalmente si registrano attorno alle 400 possibili collisioni o tentativi di avvicinamento tra due satelliti in bassa quota, delle quali solamente 2 o 3 richiedono l’intervento umano per essere risolte. Il problema principale nello spazio, infatti, è che i satelliti procedono al vuoto, rischiando di scontrarsi con gli altri, mentre gli oggetti inferiori ai 10 centimetri risultano ancora difficili da individuare e monitorare. Il progetto Sauron porrebbe, di fatto, un freno a questo problema, con una serie di telescopi estremamente precisi posti in giro per tutto il mondo che avranno il compito di monitorare una determinata porzione di atmosfera, mentre verrà anche imposto agli stati di compilare un registro condiviso con tutti i dati dei voli programmati, al fine di rendere riconoscibili tutti gli oggetti volanti.