Ricky Gianco e l’amicizia con Luigi Tenco e Gino Paoli
Ricky Gianco si racconta nel salotto di Oggi è un altro giorno. Tutto inizia con la storia d’amore con Gaby, la donna della sua vita da ormai 46 anni. Nessuna foto, però, di Gaby che è sempre stata super riservata. Serena Bortone, così, passa a ripercorrere la straordinaria carriera. Amico di Luigi Tenco, ma anche di Gino Paoli con cui l’amicizia dura ancora oggi. Il nome di Ricky Gianco è legato anche a quello di Adriano Celentano che definisce un “genio”.
Gianco, così, racconta che il celebre brano “Pregherò” inciso poi da Celentano, inizialmente, lo avrebbe dovuto cantare lui in un suo disco. Di fronte al ritardo di pubblicazione dell’album, Celentano deciso di incidere la propria versione ottenendo un successo straordinario (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
Chi è Ricky Gianco, anima rock italiana: la prima fase di carriera
Ricky Gianco, oggi ospite di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno, è uno storico cantante, chitarrista, compositore e produttore discografico. Nel corso della sua carriera, ha avuto modo di conoscere e collaborare con i più grandi, da Gino Paoli a Adriano Celentano, sino ad un incontro clamoroso con i Beatles negli anni ’60, mentre si trovava in Inghilterra. Nato a Lodi il 18 febbraio 1943, Gianco ha iniziato la sua carriera sul finire degli anni ’50.
Nel 1958 è stato chitarrista dei futuri Dik Dik e l’anno successivo incise il suo primo singolo Ciao ti dirò. Considerato uno dei padri della musica rock italiana, ha collaborato con i Ribelli e con i Quelli per poi fondare una band, Ricky Sanna e il suo complesso, assieme a Luigi Tenco ed Enzo Jannacci. Proprio di Tenco aveva parlato l’anno scorso, in un’intervista sempre a Oggi è un altro giorno: “Io non credo al suicidio, anche se chi lo conosceva molto meglio di me diceva che era possibile. Quella letterina assurda… Poi le indagini sono state velocissime“.
Ricky Gianco: Gino Paoli, Adriano Celentano e l’incontro con i Beatles
Successivamente arriva l’incontro tra Ricky Gianco e Gino Paoli. I due cantautori incisero Come un bambino negli anni ’60 e, da quel momento, instaurarono un profondo legame di amicizia che prosegue tuttora. “Siamo rimasti soli, praticamente. Tutto il gruppo che c’era quando avevo 17 anni non c’è più. Io non mi rendevo conto di essere in mezzo a loro. Purtroppo la vita è quella che è, sono morti quasi tutti. Siamo rimasti solo io e Gino Paoli. Lui per me è come un fratello” aveva confessato Gianco in quell’intervista.
Il 1961 è poi l’anno in cui entra nel Clan Celentano, casa discografica fondata dallo stesso Adriano Celentano, con il quale collaborò sino a una brusca rottura. “Per me Adriano è stato molto importante. Facevamo tutto nella sua casa, canzoni e dischi, copertine. È una cosa che mi è rimasta. Raramente mi capita di sentirlo“, aveva detto a proposito del ‘Molleggiato’. Infine, storico per Gianco fu l’incontro con i Beatles nei primi anni ’60, in Inghilterra: “Io dovevo fare il primo tempo del tour italiano, ma ho detto di no. Ma non perché ero un pazzo. Sono andato a conoscerli a Londra, abbiamo parlato di tante cose, anche buffe“.