Il caso di Liliana Resinovich è a un punto cruciale: nelle prossime ore, il gip di Trieste deciderà se accogliere la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura, convinta del suicidio, o se disporre nuove indagini come sollecitato dai familiari e dall’amico “speciale” della 63enne, Claudio Sterpin. Proprio quest’ultimo, nella giornata di mercoledì 7 giugno, è stato convocato in Questura per parlare della querela che avrebbe presentato contro il marito di Liliana Resinovich, Sebastiano Visintin, e del suo avvocato, Paolo Bevilacqua, a seguito di alcune dichiarazioni rilasciate a Quarto Grado che, a suo dire, sarebbero lesive della sua reputazione.
Fuori dal palazzo, dopo aver incontrato gli inquirenti, Claudio Sterpin ha risposto brevemente alle domande dei giornalisti e, riporta Il Piccolo, ha indicato nuovi luoghi in cui, secondo la sua versione, avrebbe incontrato segretamente Liliana Resinovich per mesi prima della scomparsa e del tragico epilogo. Sterpin ha parlato di alcune “cantine” e in particolare di una, che sarebbe stata concessa loro da alcuni amici, in cui si sarebbero consumati gli appuntamenti dei due lontano da occhi indiscreti. “Avevo le chiavi di una cantina, succedeva nei primi mesi del 2021, quando serviva, si trova a Trieste. Che indaghino. Noi, anziché andare al bar a bere un caffè, ci nascondevamo. Avevamo le chiavi, la cantina è di proprietà di altre persone. Non era un affitto, ma un prestito“.
Liliana Resinovich: Claudio Sterpin querela Sebastiano Visintin
Poche ore separerebbero la famiglia di Liliana Resinovich dalla decisione del gip di Trieste sull’eventuale archiviazione del caso, secondo la Procura un suicidio. Il fratello della 63enne, Sergio Resinovich, ha presentato opposizione e lo stesso hanno fatto la nipote e il marito della donna, Sebastiano Visintin, non convinti che si sia tolta la vita. I parenti sollecitano nuove indagini per arrivare alla verità e Claudio Sterpin, sedicente amante della vittima, continua a dirsi certo che sia stata uccisa.
Sterpin è stato sentito in Questura nei giorni scorsi in merito alla querela sporta nei confronti di Sebastiano Visintin e del suo avvocato, Paolo Bevilacqua, un’azione che avrebbe intrapreso per alcune dichiarazioni sul suo conto rilasciate alla trasmissione Quarto Grado. “Abbiamo parlato della querela che io ho fatto e ho ribadito quanto già detto. Ho querelato Sebastiano e il suo avvocato che, in una puntata di Quarto Grado, mi hanno dato del matto eccetera. In Questura mi hanno chiesto di confermare, tutto qua”. Il marito di Liliana Resinovich non ha mai creduto alla relazione extraconiugale di cui Sterpin parla dall’indomani della sparizione della donna. Secondo Sebastiano Visintin, il racconto dell’uomo sarebbe quello di un “mitomane” e non avrebbe alcuna aderenza con la realtà.