Il presidente della Russia Vladimir Putin si è intromesso nei sempre più ampi discorsi attorno alla controffensiva di Kiev in Ucraina. Una mossa da tempo annunciata, già in occasione della “sospensione” temporanea del conflitto a causa del complicato inverno ucraino, e che recentemente sarebbe stata ufficialmente avviata, con l’obbiettivo ovvio di sfondare le linee russe, riconquistando i territori persi nell’ultimo anno e mezzo. Molti credono che la controffensiva non sia ancora veramente partita, almeno non dal punto di vista militare, ma stando alle parole pronunciate oggi da Putin sarebbe già in corso da alcuni giorni, con esiti che per ora si sarebbero rivelati fallimentari.
Putin: “La controffensiva è partita, ma sta fallendo”
Vladimir Putin nella giornata di oggi è intervenuto da Sochi, in calce al Consiglio intergovernativo eurasiatico che si sta tenendo nella città russa, rispondendo ai giornalisti proprio in merito alla controffensiva di Kiev. Secondo il presidente russo “si può affermare con certezza che l’offensiva ucraina è iniziata“, come dimostrerebbe “l’uso delle riserve strategiche”. Tuttavia, ritiene anche che “tutti i tentativi fatti finora [da Kiev] si sono rivelati fallimentari su ogni fronte“.
“In nessuna delle aree di ostilità”, ha spiegato Putin, “le truppe ucraine non hanno raggiunto i compiti loro assegnati. Questa è una cosa assolutamente ovvia”, ma di contro sottolinea anche che “il potenziale offensivo delle truppe del regime di Kiev rimane alto”. Complessivamente “la leadership militare russa valuta realisticamente la situazione attuale e procederemo da queste valutazioni per costruire le nostre azioni nel prossimo futuro”. Continuando a parlare della controffensiva, Putin ha detto che “da cinque giorni sono in corso intense battaglie. Ieri e l’altro ieri, per esempio, sono state giornate molto intense”, ma ha ripetuto che “il nemico non ha avuto successo in nessuno dei settori”. Parlando di come mai l’esercito russo abbia tenuto, ha detto che è stato “grazie al coraggio e all’eroismo dei soldati, oltre alla corretta organizzazione, comando e controllo delle truppe e all’elevata efficienza delle armi russe”. Da quest’ultimo punto di vista ha lamentato la mancanza di “armi moderne” sostenendo, però, che l’industria delle difesa militare riuscirà a risolvere la carenza rapidamente.