È in arrivo uno strumento che permetterà di distinguere i testi scritti dall’intelligenza artificiale da quelli scritti da esseri umani. Gli scienziati hanno messo a punto un “nuovo strumento”, presentato in uno studio, basato a sua volta sull’intelligenza artificiale. La promessa è riuscire a capire le differenze tra i documenti scientifici reali e gli esempi falsi creati dal chatbot ChatGPT.
La prima autrice dello studio, Heather Desaire, docente presso l’Università del Kansas, ha dichiarato in un comunicato stampa che lei e i suoi colleghi “hanno cercato di creare un metodo accessibile in modo che, con poche indicazioni, anche gli studenti delle scuole superiori potessero costruire un rilevatore di AI per diversi tipi di scrittura“. I ricercatori coinvolti nella creazione di questo strumento hanno inoltre specificato all’interno dello studio che il loro il programma è riuscito a riconoscere gli articoli scritti dall’intelligenza artificiale in oltre il 99% dei casi. Inoltre, ha saputo distinguere in modo corretto i paragrafi creati dall’essere umano da quelli generati da ChatGPT nel 92% dei casi. Risultati davvero sorprendenti che potrebbero contribuire ad arginare l’impatto dilagante di ChatGPT nel creare documenti falsi, anche in ambito scientifico.
Strumento di intelligenza artificiale per scoprire i testi scritti da ChatGPT: “quattro differenze…”
Un nuovo strumento basato sull’intelligenza artificiale promette di distinguere gli scritti generati da ChatGPT da quelli invece elaborati da un essere umano. Secondo lo studio, citato dal portale Sputnik Globe, gli elaborati scritti con ChatGPT presentano differenze dai testi scritti da esseri umani in almeno quattro aspetti chiave. Tra cui la complessità dei paragrafi, la diversità di lunghezza delle frasi, i segni di punteggiatura e le “parole popolari” utilizzate nella scrittura. I ricercatori hanno addestrato il nuovo strumento a identificare le differenze chiave tra 64 studi reali pubblicati sulla rivista Science e 128 contraffazioni generate da ChatGPT.
Il modello linguistico ChatGPT di OpenAI è stato lanciato a fine novembre 2022 e ha già suscitato numerose reazioni contrastanti, perché è in grado di imitare le conversazioni umane e di generare testi unici sulla base delle richieste degli utenti, tra cui appunto falsi articoli scientifici, ma anche saggi generati dagli studenti e presentati a scuola come propri elaborati.