Una donna a 40 ha iniziato a lavorare come “figlia a tempo pieno”. Una curiosa vicenda che arriva dalla Cina e vede come protagonista Nianan, una donna che per 15 anni ha lavorato in un ufficio stampa con reperibilità 24 ore su 24, fino al drammatico licenziamento durante la pandemia da Covid. Un lavoro stressante con turni massacranti il suo, al punto che i suoi genitori le hanno proposto di lavorare per loro come figlia a tempo pieno.
Questa curiosa vicenda è stata raccontata dal South China Morning Post, a cui la donna ha dichiarato che il suo nuovo lavoro è una “professione piena d’amore”. I genitori hanno deciso di assumere la loro figlia in quanto la vedevano molto stressata ed erano alla ricerca di una persona che si occupasse della casa e di loro stessi. Così è nata la proposta di incarico, con uno stipendio da 4.000 Yuan, cioè circa 570 dollari al mese. Senza affitto e senza spese aggiuntive. L’incarico è iniziato nel 2022 e dopo un anno la donna ha raccontato al giornale cinese la sua routine: alla mattina dedica un’ora per ballare con i suoi genitori, poi va a fare la spesa e cucina assieme al padre. Tra i compiti della “figlia a tempo pieno”, anche la gestione delle faccende legate all’elettronica della casa e l’organizzazione delle gite di famiglia, solitamente una o due al mese.
Assunta come “figlia a tempo pieno”: “vorrei guadagnare di più, ma…”
Una donna di 40 anni era stata licenziata durante la pandemia dall’ufficio stampa in cui aveva lavorato per 15 anni con reperibilità 24 ore su 24, e a oggi lavora da un anno come “figlia a tempo pieno” nella casa dei suoi genitori. Nianan, questo il nome della donna, ha confessato al South China Morning Post di provare ancora il “desiderio di guadagnare più denaro”. D’altro canto, i genitori le hanno spiegato che “se troverai un altro lavoro più adatto, sarai libera di svolgerlo. Se non vorrai lavorare, resta a casa e dedica il tuo tempo a noi”.
Sebbene possa sembrare una professione decisamente atipica, quella di “figlia a tempo pieno” è una soluzione lavorativa che sta prendendo sempre più piede in Cina, dove spesso l’orario lavorativo va dalle 9 del mattino alle 21 di sera, 6 giorni su 7. Un mercato del lavoro decisamente competitivo e massacrante che spinge sempre più giovani a cercare dei modi alternativi di lavorare e guadagnarsi uno stipendio.