Si affollano i ricordi su Silvio Berlusconi in questa giornata di lutto per la sua morte. Ci sono anche quelli di Enrico Mentana, che in nome del rapporto umano e professionale che si è instaurato tra loro in oltre trent’anni di tv, ha deciso di dedicare uno speciale su La7 al leader di Forza Italia e nel frattempo ha pubblicato sui social una sua profonda riflessione. “Se n’è andato, comunque la pensiate, un protagonista indiscusso, di cui si continuerà a parlare a lungo. Forza e debolezze, grandezza e lati oscuri, generosità e prepotenza“, ha scritto il direttore del Tg La7 in un lungo post su Facebook in ricordo dell’ex premier.
Sono tante le domande che si rincorrono in queste ore, ma ne spiccano due che si intrecciano: “Com’era? Chi era davvero?“. Per Mentana è “inevitabile e comprensibile” che gli vengano rivolte queste due domande, “visto che la mia biografia si è intrecciata a quella di Silvio Berlusconi come grande imprenditore televisivo, in anni decisivi della nostra storia recente“. Infatti, era il 1992 quando Enrico Mentana con Lamberto Sposini, Clemente Mimun, Emilio Carelli, Cesara Buonamici e Cristina Parodi fondò la prima edizione del tg di Canale 5, a cui si metterà a capo all’età di 37 anni in qualità di primo direttore responsabile e conduttore della fascia serale dell’informazione Fininvest.
“CON BERLUSCONI LIBERTÀ E INDIPENDENZA AL TG5”
“Fu lui a chiamarmi, esattamente 32 anni fa, per costruire dal nulla, in piena libertà, un telegiornale competitivo con quelli della Rai, con la possibilità di scegliermi l’intera redazione, con totale autonomia sui contenuti“, racconta Enrico Mentana. Il giornalista, che nello speciale di questa sera su La7 parlerà di “forza e debolezze, grandezza e lati oscuri, generosità e prepotenza“, approfitta di questi momenti per un ricordo ancor più personale. Infatti, a proposito del tg di Canale 5 sottolinea che “lo pensava in grande e fu lui a volere che da subito andasse a fare concorrenza in diretta contrapposizione oraria coi due tg allora leader, il tg2 alle 13 e il tg1 alle 20, contro ogni cautela dei suoi collaboratori“.
Riguardo la ricetta che gli diede: “Deve fare un tg che possa piacere a tutti, giovani e anziani, uomini e donne, del nord e del sud, di sinistra e di destra“, disse Silvio Berlusconi ad Enrico Mentana. Così nacque il telegiornale noto come Tg5. “Certo, poi due anni dopo quell’uomo entrò in politica, e forse avrebbe voluto un appoggio, una maggiore benevolenza, che altri gli diedero. Ma è un fatto che quella indipendenza, per me e per i tanti giornalisti che hanno condiviso quell’avventura professionale, fu garantita per altri dieci anni dopo la sua discesa in campo“.