È arrivato nelle librerie in queste ore “La vita che non voglio”, il romanzo postumo di Roberto Perrone, giornalista del Corriere della Sera morto a gennaio scorso all’età di 65 anni a causa di una malattia fulminante.
Il testo, come riportato proprio dal quotidiano di cui era una prestigiosa firma, è mancante dell’ultima revisione dell’autore. A occuparsene, in collaborazione con la casa editrice HarperCollins, è stata la moglie Emanuela Carbone, con l’obiettivo di limitare al massimo gli interventi e di mantenere il più possibile inalterata la sua voce. Il risultato è stato un racconto ricco di “emozioni e sentimenti da sbrogliare” che contiene al suo interno “quell’umanità di cui Roberto Perrone è fine indagatore”. Prima di morire, lo scrittore stava lavorando anche a un nuovo libro della serie del suo “Commissario Toscano”. In particolare, doveva essere il seguito di “Un odore di Toscano”, pubblicato nel 2022. Il volume, tuttavia, è rimasto incompiuto.
Roberto Perrone, esce romanzo postumo La vita che non voglio: la trama
La trama di “La vita che non voglio”, il romanzo postumo di Roberto Perrone, si concentra intorno all’incontro tra Lena, una giornalista irrequieta poco più che trentenne che scappa da Milano a Trapani per prendere una decisione importante, e Patrick Kessler, un anziano prete tedesco che allo stesso modo si trasferisce nella città siciliana per raggiungere la sua pace. Entrambi si ritroveranno ad essere ospiti a casa di Anastasia, “un incrocio tra Madre Teresa di Calcutta e la migliore gattara di Roma”, che per un problema di salute dovrà lasciarli da soli.
I due personaggi riescono a trovare momentaneamente ciò che cercano, instaurando un dialogo di solitudini agli opposti. “Questa è la vita che voglio, amici, parole, orizzonti sgombri, possibilità, basta con l’oppressione”, pensa Lena. Quando verrà riportata alla realtà da un messaggio, ad aiutarla ci sarà proprio Patrick Kessler.