I primi sondaggi politici dopo la morte di Silvio Berlusconi segnalano importanti novità per le intenzioni di voto degli italiani. Le rilevazioni di Euromedia Research per Porta a Porta confermano la prima posizione per Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni si attesta al 28,8 per cento, in calo dello 0,2%. In rialzo invece il Partito Democratico: i dem di Elly Schlein passano dal 20,1 al 21,3 per cento.
I sondaggi politici di Euromedia Research segnalano il calo del Movimento 5 Stelle: i grillini di Giuseppe Conte perdono lo 0,7% e si attestano al 15 per cento. Il boom è quello di Forza Italia, a pochi giorni dalla scomparsa del suo leader nonché fondatore: gli azzurri sono dati al 9,5 per cento, in rialzo del 2,4% rispetto alla precedente rilevazione. Scavalcata la Lega di Matteo Salvini: il Carroccio è all’8,7 per cento (-0,8%). Giù Calenda e Renzi: Azione e Italia Viva sono rispettivamente al 4,1% e al 3,6%. Alleanza Verdi e Sinistra sale al 2,4%, in fondo alla classifica spazio a Per l’Italia con Paragone al 2%, +Europa all’1,9% e Noi Moderati allo 0,5%.
SONDAGGI POLITICI: I DATI DI EUROMEDIA RESEARCH
I sondaggi politici di Euromedia Research si sono poi soffermati su Forza Italia: per più di un intervistato su due, per il 51,4 per cento, ci sarà il simbolo azzurro sulla scheda delle elezioni europee del 2024. Di parere contrario il 25,5%, mentre il restante 23,1% ha preferito non rispondere al quesito. Gli elettori forzisti continueranno a votare FI anche dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi: sì per il 78,5 per cento, no per il 12 per cento. Il restante 9,5 per cento è composto dagli indecisi. I sondaggisti hanno chiesto a chi non confermerà il voto a Forza Italia senza Berlusconi quale partito voterà: il 22 per cento ha scelto Fratelli d’Italia, mentre l’11 per cento ha indicato la Lega. Alto il livello di indecisione: 67%. I sondaggi politici hanno successivamente analizzato il lascito maggiore del Cavaliere in politica: l’alleanza di centrodestra per il 27,6%, i rapporti personali con i grandi del mondo per il 16%, una nuova concezione di politica per il 14,5%, il linguaggio rinnovato in politica per il 13,7%, il leaderismo per l’11,9%, il bipolarismo per l’11%. Non sa o non risponde il restante 9,3%.