Franco Di Mare a processo per diffamazione nei confronti di Fedez. Questa la nuova puntata dello scontro scoppiato dopo il Concertone del Primo maggio 2021, quando il direttore di Rai 3 accusò il rapper di aver “manipolato” la registrazione di una telefonata per portare avanti la tesi che la Rai avesse fatto un tentativo di censurare il suo intervento contro l’omofobia. Dopo la manifestazione, Fedez pubblicò su Twitter la registrazione audio della conversazione che aveva avuto con Ilaria Capitani, vice direttrice di Rai 3, e con l’organizzatore Massimo Bonelli, i quali cercavano di convincerlo di evitare di prendere iniziative ritenute inopportune.
Il 2 maggio, dunque, Franco Di Mare dichiarò su Facebook che Fedez aveva manipolato la registrazione con “omissioni” e “tagli” che avevano alterato “il senso di quanto detto” dalla Capitani, che dal canto suo aveva smentito “ogni intenzione censoria”. La polemica infiammò il dibattito politico, con Pd, M5s e Leu in campo a difesa di Fedez.
PM “FEDEZ NON HA ALTERATO CONTENUTO TELEFONATA”
Il caso finì in Commissione di vigilanza Rai, dove il 5 maggio Franco Di Mare ribadì le accuse, ripetute poi mesi dopo in un’intervista. Assistito dall’avvocato Gabriele Minniti, Fedez, all’anagrafe Federico Leonardo Lucia, ha querelato il giornalista Franco Di Mare per diffamazione. Il direttore di Rai 3, su citazione diretta in giudizio, sarà quindi processato il 12 dicembre a Roma. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, secondo il pm Marcello Cascini, i limiti di spazio imposti da Twitter hanno consentito a Fedez di caricare solo “i punti più rilevanti” della telefonata, senza però “alternarne il contenuto”. Per questo motivo l’accusa di Franco Di Mare è stata considerata diffamatoria, ma l’ultima parola spetta al giudice. La Rai, comunque, a sua volta minacciò il rapper per le accuse di censura, quindi l’artista chiese di essere ascoltato, ma la sua richiesta non fu accolta dalla Tv di Stato.