Fra gli autori scelti per la prima prova della maturità 2023, tema tecnico-scientifico di tipologia B, anche il testo di Piero Angela, “Dieci cose che ho imparato”. Nel brano il noto divulgatore scientifico, scomparso ad agosto di un anno, parla dei cambiamenti del mondo attuale, della tecnologia e di quanto ancora sia estremamente importante e basilare la mente umana: «In questo nuovo panorama – scrive Piero Angela – ci sono cambiamenti che “svettano” maggiormente rispetto ad altri. Uno è la diminuzione del costo relativo delle materie prime e della manodopera rispetto al “software, cioè alla conoscenza, alla creatività. Questo sta succedendo, anche in certe produzioni tradizionali, come quelle di automobili, ma soprattutto per i prodotti della microelettronica, come telefonini, tablet, computer. Si è calcolato che nel costo di un computer ben il 90% sia rappresentato dal software, cioè dalle prestazioni del cervello. Quindi l’elaborazione mentale sta diventando la materia prima più preziosa. Uno studio della Banca mondiale ha recentemente valutato che l’80% della ricchezza dei paesi più avanzati è “immateriale”, cioè è rappresentata dal sapere. Ed è questo che fa la vera differenza tra le nazioni».
Piero Angela continua: «La crescente capacità di innovare sta accentuando quella che gli economisti chiamano la “distruzione creativa”, vale a dire l’uscita di scena dei attività obsolete e l’ingresso di altre, vincenti. Pericolo a cui vanno incontro tante aziende che oggi appaiono solide e inattaccabili. Si pensi a quello che è successo alla Kodak, un gigante mondiale della pellicola fotografica è praticamente scomparso e la Kodak non è riuscita a restare competitiva nel nuovo mercato delle macchine fotografiche digitali. Dei piccoli cervelli creativi hanno abbattuto un colosso planetario. Per questo è così importante il ruolo di chi ha un’idea in più, un brevetto innovativo, un sistema produttivo più intelligente. Teniamo presente che solo un sistema molto efficiente è in grado di sostenere tutte quelle attività non direttamente produttive (a cominciare da quelle artistiche e culturali) cui teniamo molto, ma che dipendono ancora dalla ricchezza disponibile».
“DIECI COSE CHE HO IMPARATO”, PIERO ANGELA: IL COMMENTO DEL FIGLIO ALBERTO
Il candidato, una volta scelto il brano di Piero Angela, dovrà rispondere punto per punto, oppure, creare un unico discorso con le varie risposte alle domande. In particolare, dovrà cercare di comprendere quali siano le conseguenze della cosiddetta “distruzione creativa”, quindi capire cosa intende Piero Angela quando parla di “ricchezza immateriale”, e infine, se esiste un rapporto fra sistema efficiente e ricchezza disponibile.
La scelta del testo di Piero Angela fra le tracce della prima prova della maturità 2023 è stata accolta con immenso piacere dal figlio Alberto Angela, che ha commentato: “Raccolgo le parole di Piero per ricordare oggi, a questi ragazzi, che è giunto il momento di fare la loro parte. Noi vi siamo accanto, dandovi la spinta per continuare a fare bene perché c’è bisogno di tutti voi. In bocca al lupo a tutti i maturandi per gli esami e per un futuro radioso”.