Il presidente dell’Ucraina, Zelensky, ha rilasciato stamane un’intervista ai microfoni dell’emittente britannica BBC, in cui ha esternato i progressi relativi alla controffensiva ucraina. Il numero uno di Kiev ha fatto chiaramente capire senza mezzi termini che la controffensiva sta andando a rilento, o meglio “più lenta del previsto”, per poi sottolineare: “Alcuni credono che questo sia un film di Hollywood e si aspettano risultati ora. Non lo è. E’ in gioco la vita delle persone”.
Zelensky, attraverso un videomessaggio alla Conferenza sulla ricostruzione in corso a Londra, ha poi ribadito il concetto che “ricostruendo l’Ucraina stiamo costruendo un mondo per la nostra generazione e quelle successive”, specificando inoltre che per Kiev le basi su cui fondare la pace sono “unità, stabilità, sicurezza, democrazia”. Nel dettaglio, Zelensky ha spiegato di aver delineato cinque aree: “La prima è il potenziale per l’unità. La seconda è il potenziale per la stabilità. La terza è il potenziale per la crescita. La quarta è il potenziale per la sicurezza. E la quinta, estremamente importante, è il potenziale per la democrazia”, ha affermato, così come riporta Rbc-Ucrana, citata da TgCom24.it.
ZELENSKY, E LA CONTROFFENSIVA UCRAINA , POROSHENKO: “IMPIEGATO SOLO 30% BRIGATE”
L’ex presidente ucraino Petro Poroshenko, ha invece sottolineato che al momento solo una parte della potenza militare ucraina è impiegata nella controffensiva ai danni della Russia: “Solo il 30% delle nostre brigate riservate alla controffensiva è attivo”, di conseguenza il 70% deve essere ancora schierato. Secondo Poroshenko “abbiamo dimostrato progressi durante questa controffensiva, nonostante la superiorità militare della Russia. Abbiamo sorpreso il mondo, facciamo il miracolo e abbiamo fermato la seconda più grande potenza nucleare del mondo la Russia è molto forte… ma non abbiamo dubbi sulla nostra vittoria”.
Da segnalare infine le parole della presidente della commissione europea, Von der Leyen sull’annessione dell’Ucraina all’Ue: “Credo che l’Unione europea abbia una responsabilità speciale. E il motivo è semplice. Abbiamo sentito il presidente Zelensky. Gli ucraini ci dicono che quando immaginano il loro futuro, vedono la bandiera dell’Europa sventolare sulle città. E non ho dubbi che l’Ucraina farà parte della nostra Unione”.