Il Gip di Genova, Nicoletta Guerrero, ha archiviato l’indagine nei confronti dei pm di Siena per falso ideologico aggravato nell’ambito del caso di David Rossi, ex capo della comunicazione di Mps morto dopo essere precipitato dalla finestra del suo ufficio il 6 marzo del 2013. La giudice ha stabilito che “il fatto non sussiste”. Nicola Marini, Aldo Natalini e Antonino Nastasi non avrebbero dunque manomesso le indagini.
Il falso omissivo di cui erano accusati i pm all’epoca dei fatti in servizio a Siena nella tesi iniziale dei pm genovesi, come riportato da Il Fatto Quotidiano, sarebbe consistito nel non aver redatto un verbale dopo il primo sopralluogo compiuto nell’ufficio del manager nelle immediatezze della morte, durante il quale furono effettuati anche una ispezione informatica e un sequestro. Il Gip tuttavia non ha ritenuto che ciò dovesse avvenire. “Il requirente non spiega quale sia la fonte normativa che, nelle circostanze date, imponeva ai pubblici ministeri di Siena di redigere un autonomo verbale, rispetto a quello redatto dalla polizia giudiziaria”, ha affermato.
David Rossi, archiviata l’indagine sui pm di Siena: confermata la decisione del Gip
Il Gip Nicoletta Guerrero aveva già disposto che l’indagine sui pm di Siena, Nicola Marini, Aldo Natalini e Antonino Nastasi, per il caso di David Rossi, forse archiviata il 14 marzo scorso. I legali di Antonella Tognazzi, la vedova dell’ex capo della comunicazione di Mps, avevano tuttavia presentato opposizione. Essa non è stata accolta e la decisione iniziale è stata confermata.
Per i procuratori genovesi Francesco Pinto e Vittorio Ranieri Miniati, i tre, che sono stati proprio da loro interrogati nei mesi scorsi, avrebbero durante la perquisizione anche manipolato la scena, ma è stato stabilito che non ci fu alcun intento di occultare indizi o condizionare le indagini. Per la giudice dunque non hanno commesso il fatto.