Il bonus Renzi non è per tutti e c’è chi dovrà restituirlo allo Stato qualora dovesse ricevere l’avviso bonario. Ecco cosa sta succedendo e perché c’è chi rischia di perdere il trattamento integrativo sull’irpef in busta paga.
Bonus Renzi: chi deve restituirlo?
Il cosiddetto bonus Renzi o anche detto bonus IRPEF non è per tutti. Da quest’anno infatti alcuni contribuenti potrebbero doverlo restituire benché l’abbiano ricevuto in busta paga alla voce trattamento integrativo sull’irpef. Ma quali sono le ragioni?
Si tratta di un contributo economico di 100 euro al mese contro gli €80 previsti dalla precedente normativa che viene erogato mensilmente e necessita di alcuni requisiti.
Dal momento che i requisiti sono cambiati c’è anche chi potrebbe non averne più diritto ma, a causa di rallentamenti negli aggiornamenti del database, potrebbe averlo ricevuto ugualmente. Infatti le modifiche sono state introdotte dal primo gennaio 2022. I nuovi requisiti prevedono due fasce di reddito una per redditi fino a 15 mila euro e la seconda tra i 15.000 e 28 mila euro così come è stato chiarito dalle circolari 14/e e la 15/e che spiegano tutta la normativa attualmente vigente.
Mentre la prima fascia ha diritto ai €1200 annuali, la seconda fascia è a rischio infatti Chi presenta un reddito annuo lordo a consuntivo inferiore a 8174 dovrà paradossalmente restituire il bonus IRPEF dello scorso anno.
Bonus Renzi: è utile il modello 730 precompilato?
Ciò riguarda quindi coloro che hanno registrato detrazioni Irpef dal lavoro dipendente maggiore rispetto all’imposta lorda dovuta.
La norma infatti chiarisce che il trattamento integrativo “è riconosciuto per un ammontare non superiore a 1.200 euro determinato in misura pari alla differenza tra la somma delle detrazioni e l’imposta lorda”.
Se dunque la cifra può essere richiesta completamente o parzialmente sulla base delle voce di spesa inserite in dichiarazione dei redditi e quindi confluente all’interno della detrazione, potrebbe venire in supporto del contribuente il modello 730 precompilato.
A tal proposito è consigliabile una revisione della propria situazione direttamente attraverso un intermediario oppure negli uffici pubblici preposti.