La FIFA ha accusato l’ex presidente Sepp Blatter di avere usufruito di “una stanza a prova di cimice in un monastero benedettino” per “condurre trattative private con funzionari stranieri e altri uomini d’affari e stipulare accordi clandestini ai danni del calcio”. A rivelarlo è stato il quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung, che sta seguendo ormai da tempo le vicissitudini giudiziarie di Gianni Infantino e della Federazione internazionale.
Il dossier di 14 pagine presentato al Tribunale svizzero conterrebbe dei dettagli degni dei migliori romanzi. La stanza segreta, costruita da un’azienda tedesca, si troverebbe nell’abbazia di Einsiedeln, non lontano dalla riva del pittoresco Sihlsee, a meno di un’ora di macchina da Zurigo. La località non è casuale. L’allora abate Martin Werlen infatti è un connazionale di Sepp Blatter , tanto che quest’ultimo in passato avrebbe donato 40.000 euro all’organizzazione clericale. La FIFA sostiene di avere anche due testimoni che però intendono rimanere completamente anonimi.
FIFA: “Sepp Blatter usava stanza in monastero per trattative private”. La replica dell’ex presidente
Il Tribunale svizzero che si sta occupando della questione non ha ritenuto credibile nulla di ciò che è contenuto nel dossier presentato dalla FIFA contro l’ex presidente Sepp Blatter. È per questo che ha archiviato immediatamente il filone di indagini. Non è stato necessario neanche ascoltare i diretti interessati. “Perché dovremmo installare una stanza a prova di intercettazioni nell’abbazia di Einsiedeln?”, ha domandato l’amministrazione del monastero.
Anche Sepp Blatter stesso ha risposto pubblicamente alle accuse: “Posso solo stropicciarmi gli occhi per lo stupore. L’intera storia sembra una surreale campagna di vendetta contro di me. Mi riservo di utilizzare tutte le opzioni a mia disposizione per difendere i miei diritti personali per vie legali”, ha affermato ai microfoni di Süddeutsche Zeitung. La storia si è dunque trasformata in un boomerang per la FIFA, che oltre a non avere esiti favorevoli ha anche investito ingenti somme di denaro per la realizzazione del dossier.