La Francia mette in guardia contro le “pratiche sanitarie non convenzionali”, ossia contro la cosiddetta medicina alternativa. Il Conseil national de l’ordre des médecins ha pubblicato un rapporto, citato dal quotidiano Le Parisien, parla di “aumento” di queste pratiche che non sono “scientificamente riconosciute” e nemmeno insegnate nel corso della “formazione iniziale dei professionisti della sanità”.
Per l’Ordine francese è il momento di agire con fermezza contro le pratiche di medicina alternativa, definendo “urgenti” la supervisione e il controllo in modo da poter “limitare i pericoli che i pazienti, spesso ignoranti e troppo spesso abusati, possono incontrare”. Claire Siret, Presidente della sezione Salute pubblica del Conseil national de l’ordre des médecins, ha dichiarato che “non c’è giorno in cui non riceviamo segnalazioni da pazienti, professionisti o medici. Abbiamo ricevuto 1.700 casi nel 2022”. Miviludes, l’agenzia governativa anti-sette, ha lanciato l’allarme per un “aumento delle richieste relative a queste pratiche” sanitarie non convenzionali. Negli ultimi mesi, il naturopata Éric Gandon è finito sotto inchiesta dopo diversi decessi avvenuti durante i suoi corsi di digiuno, ma anche Thierry Casasnovas, seguace del cibo crudo e youtuber, accusato di aver “fatto esercizio illegale della medicina“.
Medicina alternativa, sempre più pazienti la scelgono per “sfiducia”: l’allarme
La Francia lancia l’allarme contro il diffondersi delle pratiche di medicina alternativa, chiedendo maggiori tutele per i termini “medicina” e “medico” che sono usati in modo troppo ambiguo anche da professionisti che non operano in ambito sanitario. Ma perché queste pratiche sanitarie non convenzionali si stanno diffondendo così tanto? A cercare una risposta è il rapporto a cura del Conseil national de l’ordre des médecins, che denota come la crisi abbia rafforzato la sfiducia, complici anche i social media e il corso incerto dell’epidemia.
Secondo le Quotidien du médecin, il 71% dei francesi ha già fatto ricorso a un trattamento sanitario non convenzionale. L’immunologo Jean-François Bach mette in guardia sul fatto che il “vero pericolo” sia che “quando alcuni pazienti non hanno alcun farmaco si rivolgono alle medicine alternative, ma quando assumono un farmaco non dovrebbero essere abbandonati” dal sistema sanitario.