Il fallimento dei banchi a rotelle voluti fortemente dall’ex ministro Lucia Azzolina è lapalissiano. Denaro gettato al vento durante il governo giallorosso con tanto di rivendicazione. Oggi quei banchi non li utilizza più nessuno, ma purtroppo continuano a essere protagonisti del dibattito pubblico. La dirigente del liceo Benedetti-Tommaseo di Venezia, Stefania Nociti, potrebbe essere costretta a risarcire lo Stato per averli rottamato. In ballo 38 mila euro.
Come riportato da Libero, la Corte dei Conti ha contestato un danno erariale di 38.598 euro. Entrando nel dettaglio, 13.400 per i banchi a rotelle, 20.861 euro per i pacchi di mascherine (regalate a qualche associazione) e 637 euro per dei flaconi di gel disinfettante (donati alla Caritas). I restanti 3.700 euro sono finiti sul conto dell’istituto veneziano perché lo “smaltimento” dei banchi non ha rispettato le procedure.
Rottamò i banchi a rotelle: preside rischia di sborsare 38 mila euro
La dirigente veneziana ha depositato una memoria nella quale spiega come è arrivata a quella decisione, a partire dal fatto che non sono mai state fornite indicazioni chiare sul da farsi. Impossibile tenere nei corridoi quei banchi a rotelle, che occupavano tutto lo spazio a disposizione. Anche perché una delle principali indicazioni per la gestione della pandemia a scuola era il distanziamento di un metro tra ragazzi. La battaglia legale prosegue, anche se ora la dirigente ha anche cambiato plesso e provincia, dirigendo un istituto superiore a Casier, provincia di Treviso. E la Nociti rischia di dover sborsare quasi 40 mila euro.