Ornella Muti, nel giorno dell’uscita del suo nuovo film dal titolo Lo sposo indeciso, in una intervista concessa a La Stampa, ha commentato i risvolti del MeToo, il movimento femminista contro le molestie sessuali e la violenza nel mondo del cinema e non solo. “Diciamo che ha messo sul chi va là molti personaggi. Io stessa sull’argomento ne avrei da raccontare”, ha ammesso.
Ciò che ha subito, tuttavia, non è per fortuna mai stato grave. “Mia madre mi ha sempre accompagnato ai provini fino alla maggiore età (ha iniziato a lavorare quando aveva 14 anni, ndr) e dopo sono stata brava a non ritrovarmi in situazioni potenzialmente pericolose”. È anche per questo motivo che l’attrice ritiene che non si debba fare di tutta l’erba un fascio e che le conseguenze del fenomeno siano state forse eccessive. “Si è andati oltre. Oggi gli uomini non sanno più come provarci. Se ci fanno una carezza sul braccio hanno paura che li denunciamo. Il che è assurdo”, ha sottolineato.
Ornella Muti: “MeToo? Ne avrei da raccontare”. Il parere su Woody Allen
A proposito di scandali nel mondo del cinema, Ornella Muti si è espressa anche sul caso di Woody Allen. Il regista per oltre trent’anni infatti è stato accusato di molestie, violenze sessuali e pedofilia, proprio nell’orbita del MeToo. Alcuni attori che hanno lavorato con lui lo hanno rinnegato. “Ho avuto il piacere e l’onore di essere diretta da lui in To Rome with Love. È un grande autore, che con i suoi dialoghi serrati ha cambiato il modo di fare cinema”, ha premesso.
“E comunque non è mai stato condannato per nulla. Gli americani sono speciali nell’arte dello scagliare la prima pietra, come se fossero tutti senza peccato. Se facesse cinema solo chi è immacolato non lavorerebbe più nessuno”, ha concluso l’attrice.