Dmitry Medvedev torna a minacciare l’Ucraina e più in generale la comunità occidentale. Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Russia ha parlato nuovamente di nucleare in un messaggio diffuso sul suo canale Telegram: “Noterò una cosa che i politici di ogni parte non amano ammettere: un’apocalisse nucleare non è solo possibile, ma anche abbastanza probabile”.
Parole nette per innescare preoccupazione a livello internazionale, come ribadito poco dopo. “Ci sono almeno due ragioni” ha spiegato Medvedev: “Primo. Il mondo è impegnato in uno scontro molto peggiore che durante la crisi dei Caraibi, perché i nostri avversari hanno deciso di sconfiggere la più grande potenza nucleare: la Russia. Sono, senza dubbio, degli idioti squattrinati, ma è proprio così. La seconda ragione è piuttosto banale: le armi nucleari sono già state utilizzate, il che significa che non ci sono tabù!”.
La minaccia di Medvedev
Nel corso del suo intervento, Medvedev ha ribadito che la Russia è minacciata dall’eventualità che Kiev aderisca alla Nato. Da qui la richiesta all’Alleanza Atlantica di non invitare l’Ucraina nel consesso: “Noi abbiamo sempre chiesto solo una cosa: tenere conto delle nostre preoccupazioni e non invitare le nazioni che un tempo facevano parte del nostro Paese nella Nato”. Medvedev ha aggiunto sul punto: “Soprattutto quelli con cui abbiamo dispute territoriali. Pertanto, il nostro obiettivo è semplice: eliminare la minaccia dell’adesione dell’Ucraina alla Nato”. Una cosa è chiara, Mosca è pronta a rispondere: “I politici occidentali dovrebbero ricordare che se le loro provocazioni contro la Russia vanno troppo oltre, da Mosca arriverà una dura risposta. L’Occidente deve abbandonare l’idea di creare un fronte ‘anti-Russia’, altrimenti tutto finirà molto male”. Il braccio destro di Putin ha inoltre affermato che il Cremlino potrebbe sospendere le relazioni diplomatiche con Finlandia, Polonia, Paesi baltici, Gran Bretagna.