Secondo quanto racconta il quotidiano inglese Daily Telegraph, una nota banca Uk, ovvero la Metro Bank, si starebbe rifiutando di intestare nuovi conti correnti a chi è apertamente contrario alle idee LGBT. Quello che ha tutta l’aria di configurarsi come una scandalo, e per il quale è già intervenuto anche il primo ministro Rishi Sunak, è stato reso noto da un’associazione no profit, la Our Duty, che raccoglie i genitori contrari alla transizione di genere per i minorenni che non si identificano nel loro sesso biologico. Inoltre, vi sarebbero anche diverse altre denunce contro la banca Uk, che lamentano lo stesso trattamento, se non addirittura la chiusura di conti correnti esistenti, alle quali non sono mai seguite spiegazioni ufficiali.
La banca Uk che chiude i conti dei critici alle idee LGBT
Stando a quanto spiega il quotidiano britannico, la banca Uk che ha deciso di non aprire il conto per gli oltre 2 mila aderenti all’associazione Our Duty, si sarebbe giustificata sottolineando che il sito della onlus “è in conflitto con la cultura e le idee che stiano promuovendo“, senza ulteriori spiegazioni. Non a caso lo scorso mese la Metro Bank, che è la settimana banca per dimensioni e conti nel Regno Unito, ha aderito al programma Diversity Champion, che mira a dare voce alla comunità LGBT, e specialmente ai transgender.
Similmente, un dirigente della stessa banca Uk avrebbe sottolineato, telefonicamente con il quotidiano, che l’amministrazione “dispone di reti di personale per la diversità e l’inclusione, compreso personale LGBT“. Un altro portavoce, invece, commentando la questione ha detto che “le decisioni di chiudere o rivedere un conto viene presa per motivi commerciali“, sottolineando che “la Metro Bank è e rimarrà politicamente neutrale”. Dopo lo scoppio dello scandalo sul conto non aperto da parte della banca, è intervenuto anche il primo ministro Uk, Sunak, che avrebbe chiesto l’intervento delle autorità di regolamentazione, spiegando che “dobbiamo rispettare il diritto alla libertà di parola delle persone e questo non deve essere una scusa per chiudere l’account di qualcuno e non è quello che ci aspettiamo”.