MARRACASH STASERA AL ‘TIM SUMMER HITS 2023’
Ci sarà anche Marracash sul palco del “Tim Summer Hits” edizione 2023 per il nuovo appuntamento con la kermesse musicale in onda su Rai 2: dopo che lo show condotto dall’inedita coppia formata da Andrea Delogu e Nek aveva fatto tappa in quel di Piazza del Popolo a Roma per tre grandi serate, questa volta l’appuntamento è in Piazzale Federico Fellini a Rimini, tra tormentoni estivi, artisti emergenti del panorama nostrano e alcuni big, tra cui lo stesso Fabio Bartolo Rizzo, vero nome del 44enne rapper milanese ma di origini siciliane che, dopo tre anni di successi e due dischi pluripremiati, ha deciso qualche tempo fa di volersi concedere una pausa.
Infatti, dopo il clamoroso successo ottenuto da “Persona” nel 2019, subito diventato un instant classic della musica italiana, e il bis concesso con “Noi, loro, gli altri” (settimo album in studio uscito nel 2021 e posizionatosi pure questo in vetta alle charts tricolori), Marracash aveva ammesso di aver bisogno di una pausa: “Sono tre anni che non mi fermo, e infatti sono stanco, sbattuto e ho il colorito cianotico, mi vedo. Adesso esce questa canzone nuova poi basta per un po’” aveva raccontato qualche tempo fa in un’intervista a ‘la Repubblica’. Tuttavia, di recente, il rapper originario di Nicosia, protagonista di una campagna per un noto brand, aveva parlato ad ‘Esquire’ dell’Italia che lui immagina, un Paese più equo: “È un concetto ampio. Intendo quello che s’intende letteralmente con equità: un’Italia più giusta e ‘meglio distribuita’, con meno divario tra ricchi e poveri. Oggi sembra che queste disuguaglianze siano andate un po’ fuori moda”.
MARRACASH E LA PAUSA DALLE SCENE, ” NON MI FERMO DA TRE ANNI E ADESSO…”
Sempre parlando ad ‘Esquire’, Marracash ha poi spiegato cosa s’intende dal suo punto di vista ‘venire dal basso’: “Quello è stato ‘il’ motore, forse anche più dell’urgenza di condividere il modo in cui vedevo il mondo (…) Girando in tour ho visto un’Italia entusiasta dei concerti, dell’idea di tornare ad aggregarsi. Non avevo mai visto un pubblico così partecipe e vivo in tanti anni di carriera. Fuori dai live, però, come sempre ho visto un paese meraviglioso, sì, ma funestato dagli italiani”. E sul ruolo che deve o dovrebbe avere un musicista in tutto questo, il 44enne è netto: “Non credo debba averne uno a tutti i costi. Oggi esiste una larghissima fetta di musicisti che fanno intrattenimento: non possiamo rinunciarci, è una parte enorme della torta. E poi, però, c’è anche una piccola parte che fa arte, che è un’altra cosa. Un artista veicola delle emozioni e un messaggio culturale, nel senso più ampio del termine”. Dal punto di vista artistico, qualcosa è però cambiato per Rizzo, a partire dal rapporto con la scena rap da cui proviene.
“Il mio rapporto è maturato, le mie radici sono ancora salde nel mondo hip hop, anzi direi che ho perfino compiuto dei passi avanti. Da una parte, per esempio, nell’aver fatto delle produzioni con dei campioni di brani italiani, dall’altra anche aver sviluppato un hip hop che non guarda per forza all’America, ma anzi è abbastanza originale. Aver vinto il Premio Tenco ed essere entrato ‘nei salotti buoni’ per quello che sono è una prova di maturazione per tutto il genere, che finalmente non viene più percepito come una cosa da ragazzini. Un bel risultato, per tutti”. E sulla sua annunciata scomparsa: “Non solo nel mondo della musica, ma proprio in generale. Sarà solo una piccola vacanza, però, perché tra poco comincerò a preparare ‘Marrageddon’, il mio festival, che a settembre sarà a Napoli e Milano. Ma, ecco, voglio fermarmi un attimo, riprendere le forze, lucidare le idee. E tornare più forte di prima”. A tal proposito è anche curioso notare la risposta che ‘Marra’ aveva dato a ‘Vanity Fair’ in merito a un ritorno che comprenda pure la prima volta a Sanremo: “Se mi andrebbe? Magari come ospite. Ma non mi infilerei mai nel meccanismo del televoto e poi finisco dietro a certi che non voglio neppure nominare… Rosicherei troppo!”.