Angelika Hutter, l’automobilista tedesca di 32 anni che giovedì scorso ha ucciso tre persone, tra cui un bambino di due anni, a Santo Stefano di Cadore, viaggiava ad almeno 70 km/h con la sua autovettura, in un punto in cui il limite è di 50. Lo conferma un video acquisito dai carabinieri di Belluno dalle telecamere di videosorveglianza di un’autofficina nei pressi del luogo dell’incidente. Si tratta dell’esercizio di Silvano Da Rin, che insieme al comandante dei carabinieri della stazione locale è stato il primo a trovarsi davanti la scena dell’investimento. Ma c’è anche un testimone che ha visto la donna litigare furiosamente con una persona, salire in macchina e ripartire sgommando proprio pochi attimi prima dell’incidente. Pertanto, non si esclude neppure l’ipotesi dell’investimento volontario.
Il video acquisito mostra l’Audi nera sfrecciare a forte velocità in un tratto rettilineo alcuni secondi prima del tragico investimento, poi si sente l’impressionante rumore dello schianto, per il quale sono morti Maria Grazia Zuin, Marco Antoniello e il piccolo Mattia, sbalzati a 30 metri di distanza dopo l’impatto. Una delle ipotesi è che l’investimento possa essere stato deliberato, frutto della rabbia incontrollata di Angelika Hutter. Ad avvalorare questa tesi, spiega Tgcom24, la mancanza di qualsiasi segno di frenata, il fatto che la strada fosse rettilinea in quel punto e che i militari, che hanno effettuato un nuovo sopralluogo per ulteriori verifiche, non abbiano rilevato alcun segno di sbandata prima del punto dell’impatto.
INCIDENTE BELLUNO: LUNEDÌ INTERROGATORIO DI GARANZIA PER ANGELIKA HUTTER?
Angelika Hutter, arrestata per omicidio stradale, dovrebbe essere sentita lunedì dal Gip di Belluno per l’interrogatorio di garanzia. Ora si trova nel carcere di Venezia. Gli esami tossicologici a cui è stata sottoposta dimostrano che al momento dell’incidente non era né drogata né ubriaca. Ma quando è scesa dall’auto presa a noleggio, la 32enne tedesca è apparsa visibilmente in stato confusionale e non completamente presente a se stessa. A lasciare increduli i testimoni e gli stessi carabinieri è stata soprattutto la sua totale indifferenza rispetto all’accaduto. La donna alcuni giorni fa era stata denunciata a Bolzano perché trovata in possesso di oggetti atti ad offendere. Lunedì sarà anche il giorno del lutto cittadino. La comunità di Santo Stefano di Cadore, inoltre, ha annullato la festa in piazzetta Baldissarutti, prevista da oggi a domenica, in segno di lutto. Invece, nel tardo pomeriggio di ieri è stata celebrata una messa in suffragio delle vittime dell’incidente presso la chiesa di Santo Stefano.