Il caso della scomparsa della piccola Kata stamane a Morning News, la bimba di sei anni sparita dal 10 giugno scorso dall’ex hotel Adler di Firenze. Marco Oliva, in studio, esterna tutti i suoi dubbi in merito alla vicenda: “Il nonno dal Perù come fa a sapere che la bimba si trova a Bologna? Ha detto che che si trovava su un autobus con i vestiti differenti, un dettaglio in più che può avere rilevanza e mi auguro che i genitori lo abbiano riferito alla polizia”.
“Lo zio ha parlato molto alla tv peruviana – ha proseguito Marco Oliva – mentre non parla quasi mai con gli italiani; ci dovrà spiegare cosa ci faceva dietro la porta a sfondare gli appartamenti, forse potrebbe esservi qualche ritorsione. Il papà nell’ultima manifestazione che ha fatto ha detto ‘Dimmi cosa devo fare, non prendertela con me’, secondo un’idea a chi si stanno rivolgendo i due genitori c’è”.
SCOMPARSA KATA, I COMMENTI DI ALESSI E POLETTI
Roberto Alessi sulla scomparsa di Kata aggiunge: “La mamma dice che si sentono abbandonati? C’è un’inchiesta in corso, c’è un forte dispiegamento di forze, sono state guardate tutte le telecamere di Firenze. All’interno dell’hotel c’erano tre bande, due peruviane e una rumena, e la signora rumena dell’hotel dice che Kata è vittima della rivalità fra i peruviani. Il padre inoltre avrebbe pagato il primo mese di affitto e poi non ha più pagato: a chi dovrebbe pagare?”.
Infine Roberto Poletti, che ha spiegato: “L’hotel Astor venne occupato dopo il covid, poi la situazione è divenuta ingovernabile. La madre che dice che non è stato fatto abbastanza sbaglia, ma non è vero, stanno facendo un meraviglioso lavoro con i soldi delle nostre tasse, stiamo mantenendo quegli abusivi e spacciatori nei palazzi a carico dello stato. Lo stato ha la coscienza pulita”. La sensazione è che vi siano ancora diversi lati oscuri da chiarire affinchè Kata possa essere rinvenuta.