C’è anche la pista del ricatto sessuale tra le ipotesi sul movente dell’omicidio di Michelle Causo, la 16enne uccisa a Primavalle (Roma) e abbandonata in un carrello della spesa nei pressi di un cassonetto il 28 giugno scorso. Lo riporta Il Corriere della Sera, secondo cui lo scenario non sarebbe escluso dal ventaglio delle possibilità insieme a quello, finora senza riscontro, di natura economica (un presunto debito di poche decine di euro che la vittima avrebbe chiesto di saldare). La versione fornita dal 17enne indagato per il delitto, in carcere dalle ore immediatamente successive al ritrovamento del corpo, non avrebbe convinto chi indaga e per questo si continua a scavare a caccia di elementi che possano ricostruire il prima, il durante e il dopo. Da risolvere, anzitutto, la domanda centrale dell’inchiesta: perché Michelle Causo è stata assassinata?
Secondo quanto emerso dall’autopsia, la giovane sarebbe stata colpita a coltellate nell’abitazione del coetaneo e avrebbe opposto un tentativo di difesa al suo assassino. I fendenti l’avrebbero raggiunta al collo, all’addome e alla schiena e non si esclude che fosse ancora viva quando il presunto killer si sarebbe allontanato per occuparsi delle fasi di spostamento e occultamento del cadavere. L’ipotesi di un ricatto sessuale troverebbe radice nei precedenti dell’indagato, che in passato sarebbe stato denunciato dopo aver sottratto il profilo Instagram di una compagna di scuola della vittima chiedendole foto intime in cambio della restituzione della password. Non è chiaro se Michelle Causo abbia subito le stesse condotte o se sia intervenuta per aiutare alcune amiche che potrebbero essere cadute nella stessa “trappola”.
Il giallo del movente dietro l’omicidio di Michelle Causo: nessuna pista esclusa
Il movente dell’omicidio di Michelle Causo è ancora un giallo. Non è ritenuta convincente, secondo quanto emerso, la versione dell’indagato secondo cui dietro la furia omicida si celerebbe un conto di circa 30 euro da saldare. Soldi che, stando al racconto del 17enne arrestato, la vittima avrebbe chiesto di riavere. In queste ore, l’attenzione degli inquirenti si starebbe concentrando anche sulla pista del ricatto sessuale e nulla sarebbe escluso.
In passato, il minorenne accusato di aver ucciso Michelle Causo a coltellate, nella sua casa a Primavalle, avrebbe preso il controllo del profilo social di una ragazzina per poi chiederle contenuti intimi in cambio delle chiavi di acceso. All’epoca, la vicenda della minore sarebbe confluita in una denuncia contro ignoti, ma i carabinieri sarebbero arrivati in poco tempo all’identità del ragazzo formulando a suo carico l’accusa di sostituzione di persona. Poche ore fa, la madre di Michelle Causo è intervenuta a Quarto Grado per ribadire che la figlia non ha a che fare con presunte questioni di droga, scenario, pure questo, al vaglio di chi indaga. I genitori della vittima hanno escluso immediatamente il movente economico, sottolineando che la 16enne avesse soltanto un rapporto di amicizia con l’attuale indagato. La mamma di Michelle Causo lo aveva conosciuto e sarebbe pronta a guardarlo negli occhi per chiedergli “perché?”.