Il ministro degli interni britannico ha deciso di far rimuovere un murale di Topolino e Minnie che dava il benvenuto a dei piccoli migranti in un centro di accoglienza di Londra, in quanto troppo accogliente. Secondo quanto riporta stamane il Quotidiano Nazionale, il murales era un “messaggio sbagliato” e per questo è stato cancellato. Il ministro per l’immigrazione Robert Jenrick ha infatti chiarito che i piccoli che arrivavano nel centro, alcuni di soli 9 anni, con ancora negli occhi la devastazione della guerra, non potevano essere accolti in maniera calorosa; bisognava invece spiegargli fin da subito che si trovano “in una struttura di contenimento ufficiale” da cui saranno poi smistati e un giorno rimandati nel Paese d’origine.
Nel corso della rimozione di Topolino il ministero ha dato disposizione anche di rimuovere altre immagini allegre di cartoni animati, fra cui anche l’orso del Libro della Giungla e una serie di piccole frecce colorate che servivano per aiutare i piccoli del Centro a trovare i vari uffici, e tale decisione ha scatenato numerose critiche soprattutto dai media si sinistra. Anche Nigel Farage, che come sottolinea QN non è proprio propenso all’immigrazione, ha definito la decisione come “crudele e persino eccessiva”.
TOPOLINO RIMOSSO DA CENTRO ACCOGLIENZA BIMBI: STAFF ORRIPILATO
Lo staff del centro d’accoglienza si sarebbe ribellato dicendosi “orripilato” da tale imposizione, ma a nulla è valso l’atteggiamento reticente dello stesso, che alla fine si è dovuto arrendere visto che il ministero degli interni ha infatti confermato che tutte le immagini erano state “definitivamente rimosse”.
Per Guy Venables, fumettista di diverse testate britanniche, si è trattato di “un esempio di cattiveria gratuita”, accusando i tory, il partito al comando da 13 anni di “scendere al comune denominatore più miserabile pur di raccattare gli elettori più biechi”. Ed in effetti il governo britannico sembra portare avanti una linea dura contro i migranti che però, stando ai sondaggi, non sembra affatto pagare. Tra l’altro Suella Braverman, ministra degli esteri, e il premier Sunak, sono entrambi figli di immigrati.