Un paziente è ricoverato presso il reparto di malattie infettive dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari, dopo aver contratto il colera. Come riferito dal quotidiano Unionesarda.it, si tratterebbe di un pensionato di 72 anni, che avrebbe appunto contratto l’infezione, primo caso in Sardegna negli ultimi 50anni, dal 1973. Goffredo Angioni, primario di malattie infettive del nosocomio cagliaritano, ha comunque voluto mettere le cose in chiaro: «Nessun allarmismo». Il paziente, ha proseguito lo stesso camice bianco, «sta meglio ed è tornato in condizioni quasi normali. Un quadro, insomma, in progressivo miglioramento».
Il personale sanitario ha visitato anche i famigliari che sono venuti a contatto con lo stesso 72enne, ma gli stessi non desterebbero alcuna preoccupazione, di conseguenza siamo di fronte ad una situazione tutto sommato tranquillità, seppur nella preoccupazione derivante dal contrarre un’infezione come appunto il colera. Si sta cercando di ricostruire con esattezza gli ultimi spostamenti dell’anziano paziente per capire dove lo stesso abbia contratto l’epidemia, ma si sa con certezza che l’uomo avrebbe mangiato un piatto di cozze. Angioni ha aggiunto: «Solitamente il colera si può contrarre nel corso di viaggi in alcuni Paesi dell’Asia, come l’India, dove la malattia è endemica. Da noi, invece, i principali sospettati sono i frutti di mare, se consumati senza la dovuta cottura».
COLERA A CAGLIARI, PAZIENTE 72ENNE IN OSPEDALE: I PRIMI SINTOMI UN MESE FA
Il paziente soffre di patologie cardiache ed è in ospedale da cinque giorni, anche se i primi sintomi sarebbero giunti un mese fa. In ogni caso si sa per certo che l’anziano non ha effettuato di recente viaggi all’estero, di conseguenza l’ipotesi più probabile è quella di un’infezione dopo aver mangiato del cibo evidentemente contagiato.
L’uomo era giunto in ospedale accusando dei problemi gastrointestinali, e dopo che i primi trattamenti non avevano avuto effetto erano scattati gli accertamenti, e si era scoperta la presenza del colera. Fortunatamente, come spiegato dal medico, la situazione è in netto miglioramento e il 72enne non è in pericolo di vita.