Il caso di un’anziana morta in casa a Stella, in provincia di Savona, sarebbe al centro di un’inchiesta per maltrattamenti aggravati e sequestro di persona a carico della figlia 60enne, arrestata poche ore fa con l’accusa di averla legata al letto e tenuta segregata in condizioni terribili per impedirle di uscire dalla stanza in cui poi sarebbe deceduta. Il provvedimento di custodia cautelare, riporta Ansa, sarebbe stato disposto all’esito dell’intervento dei carabinieri nell’abitazione dopo che la donna avrebbe lanciato l’allarme con una telefonata al 112: “Venite subito, mia madre è morta, è colpa mia“.
Davanti ai militari si sarebbe presentata una scena drammatica e si sarebbe resa necessaria la presenza del sostituto procuratore Giovanni Battista Ferro e del personale specializzato dei Carabinieri di Savona. Giunti in casa, dove la vittima viveva con la figlia, gli inquirenti avrebbero trovato una situazione di evidente degrado con gli ambienti in precarie condizioni igieniche. Una prima attività investigativa avrebbe portato ad accertare che l’anziana sarebbe stata costretta in stanza di pochi metri quadrati tra cumuli di oggetti e rifiuti. Ma non sarebbero i soli elementi inquietanti emersi in sede di indagine.
Anziana morta in casa: la figlia accusata di averla legata al letto con cordini e collari per cani
Il quadro di elementi a carico della figlia 60enne dell’anziana morta in casa a Stella, nel Savonese, sarebbe ritenuto robusto e capace di formulare le ipotesi di reato di maltrattamenti aggravati e sequestro di persona. Il corpo senza vita della madre sarebbe stato scoperto poche ore fa all’interno dell’abitazione in cui vivevano e la donna, a suo dire per evitare che la madre potesse incorrere in incidenti domestici, avrebbe dichiarato di averla legata al letto con cordini e collari per cani in tessuto e metallici. Per impedirle di uscire durante la notte, inoltre, avrebbe bloccato la porta della stanza con una sbarra di ferro.
Una prima ricostruzione investigativa, riportata dall’Ansa, ipotizzerebbe che l’anziana, in condizioni fisiche fortemente debilitate, sia stata legata al letto anche la sera precedente al decesso. Non si esclude che la morte possa essere intervenuta durante un tentativo della vittima di alzarsi, forse colpita da un malore. Constatata la gravità dell’accaduto, la figlia avrebbe tagliato la corda usata per immobilizzarla e avrebbe tentato una prima manovra di rianimazione, inutilmente, prima di allertare i soccorsi. Con l’arrivo dei carabinieri e l’avvio delle indagini sarebbe scattato l’arresto.