L’Italia è arrivata ad un livello di eccellenza nel settore della raccolta e del recupero dell’alluminio, ma la proposta sul nuovo regolamento Ue rischia di vanificarne gli sforzi. Risale al novembre 2022 e si pone come obiettivo quello di rivedere il quadro legislativo europeo in materia di imballaggi e rifiuti di imballaggio. Infatti, il nuovo testo propone di aumentare sostenibilità e circolarità dei prodotti da imballaggio e di ridurre la produzione di rifiuti, obiettivi che sono condivisi da CIAL, il Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio, che dal canto suo segnala alcuni rischi legati proprio al contenuto della proposta, come quello di andare verso il riuso rispetto al riciclo che è alla base del sistema nazionale di gestione dei rifiuti da ormai 25 anni.
Ma la scelta di ricorrere ad un regolamento, anziché ad una direttiva, impedisce agli Stati membri di decidere in autonomia come attuare i nuovi obiettivi europeo tenendo conto delle singole peculiarità, perseguendo gli obiettivi europei con modalità e tempi che si adattano alle peculiarità dei territori, senza penalizzare le esperienze virtuose a livello nazionale. La nuova proposta europea, dunque, impone soluzioni che non tengono conto dei percorsi intrapresi dai singoli Stati. Ad esempio, nel caso dell’Italia, l’intero sistema che coinvolge imprese, lavoratori e tecnologie è stato costruito con successo sul riciclo. Inoltre, hanno raggiunto con anni di anticipo gli obiettivi di riciclo sui singoli materiali di imballaggio imposti dalle precedenti normative europee emanate in forma direttiva.
RECUPERO E RICICLO DELL’ALLUMINIO: L’IMPEGNO DI CIAL
L’alluminio è un materiale chiave nella strategia per la tutela ambientale. In primis, perché è riciclabile all’infinito, ma anche perché è ideale per la produzione di imballaggi e per agevolare il risparmio energetico, superando al meglio le sfide del “Piano di Azione per l’economia circolare per un’Europa più pulita e competitiva“. Dunque, l’alluminio si trasforma più volte e si declina in forme diverse, quindi va ben oltre il concetto di “usa e getta” e presenta aspetti fondamentali per favorire nuovi modelli di sviluppo socioeconomico della green economy.
Uno degli obiettivi di CIAL (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio), che rappresenta l’impegno dei produttori di alluminio e di produttori e di utilizzatori di imballaggi in alluminio, recuperatori e riciclatori di imballaggi in alluminio post-consumo, è quello di trovare soluzioni per ottimizzare, raccogliere, recuperare e riciclare gli imballaggi in alluminio post-consumo, conciliando le esigenze di mercato con la tutela dell’ambiente. Grazie all’attività svolta da CIAL, l’azione combinata di Comuni, operatori ambientali della raccolta e del trattamento dei rifiuti, insieme al ruolo dei cittadini, ha offerto un notevole contributo per raggiungere e superare gli obiettivi della raccolta differenziata, del riciclo e del recupero previsti dalla normativa europea, rendendo l’Italia un modello virtuoso in Europa.
ALLUMINIO, ITALIA ECCELLENZA NELLA RACCOLTA E RECUPERO
L’Italia è considerata all’avanguardia nel settore della raccolta e del recupero dell’alluminio in Europa con un tasso di riciclo medio che negli ultimi anni è arrivato al 70% di imballaggi. Ad esempio, solo per quanto riguarda le lattine per bevande, siamo a quota 91,6%, ben oltre la media europea che si ferma al 73%. Da uno studio CIAL, con l’obiettivo di tracciare la tendenza evolutiva del packaging in alluminio in termini di riduzione di peso e spessori, è emerso in riferimento alla prevezione che le imprese della filiera negli ultimi due decenni hanno risparmiato in media all’anno circa 5.350 tonnellate di materiale, come 51mila carrozzerie per auto e per una riduzione totale di 936mila tonnellate di CO2.
Ciò grazie al miglioramento dei processi produttivi e alla progettazione dell’imballo finalizzata a massimizzare il riciclo. Il riciclo dell’alluminio è fondamentale per l’ambiente e l’industria in chiave risparmio energetico. Si risparmia del 95% dell’energia necessaria a produrre l’alluminio partendo dalla bauxite, minerale da cui si ricava. Le caratteristiche del metallo restano immutate, riciclo dopo riciclo, continuando a garantire le migliori performance in tutte le applicazioni in cui trova impiego. Quindi, è un materiale durevole e permanente.
100% DI RICICLO LATTINE ENTRO IL 2030
L’Italia da anni punta sulla raccolta e il recupero di tutti i tipi di packaging in alluminio. Inoltre, con lo sviluppo di nuovi ed evoluti modelli di raccolta, l’Italia è diventata un modello d’eccellenza in Europa. Inoltre, dal 2019 il nostro Paese ha aderito al progetto europeo “Every can counts“, un’iniziativa che coinvolge 19 Paesi ed è nota sul territorio nazionale nota come “Ogni Lattina Vale“, proponendo la promozione della raccolta e del riciclo delle lattine in alluminio anche in occasione di grandi eventi culturali e sportivi. Il progetto rientra nell’ambito di un traguardo molto più ambizioso, condiviso da CIAL con i produttori e le principali associazioni europee del packaging in alluminio: arrivare al 100% del riciclo delle lattine per bevande entro il 2030. Anche per questo il consorzio da anni attiva raccolte dedicate alle sole lattine per bevande, garantendo il recupero di questo tipo di contenitore nei luoghi di maggior consumo.