Guillaume Bardet creerà i nuovi arredi per la cattedrale di Notre Dame dopo l’incendio del 2019. Il suo progetto è stato selezionato dall’Arcidiocesi di Parigi dopo un lungo e rigoroso percorso. “Ho provato un certo stupore per questo straordinario annuncio. Tanto più che mezz’ora prima di ricevere la chiamata, ero appena caduto dalla moto e avevo un’anca molto dolorante. Ero esausto dopo questi mesi di lavoro molto intenso. Ancora oggi, ho qualche difficoltà a rendermi conto della notizia”, ha ammesso in una intervista a La Croix.
Il progetto ha origini piuttosto lontane. “Tutto è iniziato con L’Ultima Cena, un grande tavolo imbandito di brocche, ciotole e coppe di bronzo, circondato da tredici sgabelli, che ho esposto nel 2017 presso il convento domenicano di La Tourette, vicino a Lione. Questa è stata l’occasione per un intenso incontro di tre settimane con i domenicani, tra cui Fr. Marc Chauveau. Io vengo da una famiglia cristiana ma non sono religioso, ma mi hanno accolto senza farmi domande”, ha ricordato.
Notre Dame, Arcidiocesi ha scelto i nuovi arredamenti: il racconto di Guillaume Bardet
Soltanto quando Notre Dame è andata in fiamme, il designer Guillaume Bardet si è reso conto di come le sue opere potessero contribuire alla ricostruzione della cattedrale. “Stavo ultimando una nuova mostra de L’Ultima Cena nel 2019, questa volta alla galleria Kreo di Parigi, quando è scoppiato l’incendio di Notre Dame, proprio accanto. Ne ho ricordi molto forti. Due giorni dopo, durante l’inaugurazione, alcuni visitatori mi dissero davanti all’Ultima Cena: “Questo è il futuro altare di Notre Dame”. Era pazzesco ovviamente, ma ha acceso un desiderio in me. E quando c’è stato il bando per realizzare l’arredo liturgico, ho osato candidarmi”.
Non sempre è stato semplice. “Subito dopo essere stato selezionato tra i cinque finalisti chiamati a concorrere per l’arredo liturgico, ho vissuto una notte di angosce e dubbi. Volevo arrendermi. L’arcidiocesi ci aveva appena presentato le specifiche, molto precise. Avevo paura di non trovare la mia strada in mezzo a tutte queste costrizioni”. Alla fine, però, il suo progetto si è rivelato un successo e ha vinto.