Sono oltre mille i voli cancellati in una sola settimana in Italia. Dopo lo sciopero dei treni di giovedì 13 luglio, è la volta degli aerei: si fermano in particolare i lavoratori dell’handling, dalle 10 alle 18. Il motivo dello sciopero è ricordare la vertenza sul rinnovo del contratto di impiego che è scaduto da sei anni. A fermarsi è anche il personale delle low cost Vueling (dalle 10 alle 18) e di Malta Air, del gruppo Ryanair (dalle 12 alle 16). Secondo il Corriere, sono a rischio oltre mille decolli su rotte nazionali e internazionali e nelle otto ore di agitazione dovrebbero essere coinvolte circa 150mila persone.
Inoltre, altri 85 mila viaggiatori sono stati “colpiti” dalle cancellazioni dei voli in arrivo in Italia. In altri casi, i viaggi sono stati anticipati o posticipati di qualche ora per farli rientrare nelle fasce di garanzia. Anche Ita Airways ha comunicato la soppressione di 133 partenze ma ha sistemato il 40% dei clienti su altri voli. Come spiega ancora il Corriere, easyJet parla di un centinaio di voli annullati oggi in Italia. 144 sono i voli cancellati a Milano Malpensa, poco meno di 70 a Linate, oltre 50 a Roma Fiumicino, circa 30 a Torino, una decina a Napoli, Venezia e Catania.
Quando si può chiedere il rimborso
Ryanair spiega che “Sono previsti cancellazioni e ritardi per i voli in Italia“. Anche Lufthansa, attraverso il sito web, parla di possibili disagi. “Siamo stati costretti ad annullare una serie di collegamenti dal momento che non potranno essere gestiti dal personale di assistenza a terra” spiega ancora Wizz Air che ha offerto “rimborsi e opzioni di ri-prenotazione”. Le compagnie sono tenute a mettere i viaggiatori sul primo volo a disposizione, riprogrammandolo: se però questo non avesse più senso, avendo già il passeggero trovato un’altra soluzione, come conferma l’Enac, il viaggiatore ha diritto al rimborso totale del biglietto.
Nel caso di cancellazione per sciopero, non è dovuta una compensazione al viaggiatore che va da 250 a 600 euro. Infatti, in questo caso è dovuto soltanto il rimborso del biglietto poiché la cancellazione rientra tra le circostanze eccezionali per cause non direttamente dipendenti dalla compagnia. Come spiegato dal Corriere della Sera, questo vale anche per il ritardo prolungato del volo. Durante gli scioperi, però, ci sono delle fasce di tutela che vanno dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21. Durante queste fasce, i voli devono essere necessariamente effettuati.