I ricercatori israeliani dell’università di Tel Aviv hanno condotto uno studio, guidato dal professor Yiftach Gepner e dal dottorando Yair Lahav, in collaborazione con Aviv Kfir, sull’obesità sottolineando come l’uso prevalente dell’indice di massa corporea, il cosiddetto BMI, sia una misura non “fedele” per comprendere meglio il numero di obesi, preferendo invece la percentuale di grasso corporeo. Secondo i risultati emersi da questo studio, un terzo delle persone che sono considerate normali sarebbero in realtà obese, prendendo appunto in considerazione il secondo indicatore elencato sopra. Stando ad un rapporto pubblicato dal World Obesity Atlas a marzo, più di 4 miliardi di persone, esattamente il 51 per cento della popolazione mondiale, sarà obesa entro il 2035, fra 12 anni, di conseguenza salirà anche la spesa pubblica per curare le malattie legate all’obesità arrivando fino a 4 trilioni di dollari all’anno.
Lo scorso giugno, invece, l’American Medical Association aveva definito il BMI “un modo imperfetto per misurare il grasso corporeo dato che non tiene conto delle differenze tra gruppi etnici, sessi, generi e età”. Ora tocca agli studiosi di Tel Aviv mettere in discussione l’indice di massa corporea e lo hanno fatto esaminando i dati di circa 3.000 fra donne e uomini israeliani, divenendo il più grande studio del suo genere mai condotto in Israele. I risultati sono stati pubblicati su “Frontiers in Nutrition”, chiedendo appunto di ridefinire lo standard per valutare l’obesità, e dotare le cliniche di dispositivi che invece misurano la percentuale di grasso corporeo.
STUDIO OBESITA’ VS INDICE MASSA CORPOREA: “RISULTATI ALLARMANTI”
Secondo tale studio vi sarebbe “il paradosso dell’obesità con peso normale”, ovvero persone che hanno un peso normale secondo il BMI ma con un eccesso di grasso corporeo. I risultati raccontano che il 38.5% delle donne e il 26.5 per cento degli uomini sono degli “obesi con peso normale” se si tiene in considerazione la percentuale di grasso corporeo. Si tratta di individui con elevati livelli di zucchero nel sangue, ma anche grasso e colesterolo, e che hanno la possibilità di sviluppare malattie cardiometaboliche come malattie cardiache, diabete, fegato grasso e disfunzione renale. Di contro il 30 per cento degli uomini e il 10 per cento delle donne considerati obesi avrebbero invece una normale percentuale di grasso corporeo.
“I nostri risultati sono stati in qualche modo allarmanti, indicando che l’obesità con un peso normale è molto più comune in Israele di quanto avessimo ipotizzato”, ha affermato Gepner. “Inoltre, questi individui, che rientrano nella gamma normale secondo l’indice BMI prevalente, di solito passano inosservati. Non ricevono il trattamento o la guida necessari per cambiare la loro alimentazione o il loro stile di vita, esponendoli a un rischio ancora maggiore di malattie cardiometaboliche”.