E’ una vera e propria strage di balene in Scozia: almeno 55 esemplari sono morti, rinvenuti senza vita lungo la spiaggia di Traig Mhor, nell’isola di Lewis. Come riferito dai colleghi di RaiNews, solo una balena fra quelle che erano ancora vive è riuscita a riprendere il mare grazie all’aiuto dei soccorritori, ma per tutte le altre non vi è stato nulla da fare. I volontari, per evitare di fare soffrire i cetacei, hanno deciso di praticare loro l’eutanasia, tenendo conto che ormai erano spacciati.
Rainews parla del più grande spiaggiamento di massa che si è verificato in Scozia negli ultimi dieci anni, e alla luce di tale eccezionalità la notizia ha fatto il giro del mondo, giungendo anche in Italia. La domanda sorge ovviamente spontanea: come mai si sono spiaggiate le balene, tutte nello stesso luogo? Secondo lo SMASS, acronimo di Scottish Marine Animal Stranding Scheme, team di veterinari esperti e specializzati nello studio di questi eventi, non è ancora chiaro cosa sia accaduto, ma si procederà a trovare quanto prima una risposta attraverso i risultati che verranno forniti dagli esami autoptici praticati sulle stesse balene morte in Scozia.
BALENE MORTE SPIAGGIATE IN SCOZIA: L’IPOTESI DELLA BDMLR
Secondo l’ipotesi avanzata dagli esperti delle squadre di soccorso della British Divers Marine Life Rescue (BDMLR), intervenute sul posto una volta appresa una notizia, è stata rinvenuta un’esemplare femmina di balena con un prolasso vaginale, di conseguenza il sospetto e che i cetacei abbiano seguito la stessa, ferita per complicazioni durante il parto, finendo così spiaggiati.
“Le balene pilota sono note per i loro forti legami sociali, quindi spesso quando una balena si trova in difficoltà e si incaglia, le altre la seguono”, si legge in un comunicato dell’ente in merito all’accaduto. Si è trattato quindi di un gesto di estrema solidarietà da parte delle balene, che testimonia ancora una volta quanto gli animali siano eccezionali e altruisti, ben più dell’uomo.