Il giallo della scomparsa e della morte di Liliana Resinovich è al centro di una nuova fase di indagini che, su impulso del gip di Trieste, prevedono l’analisi del caso puntando su 25 nodi ancora da sciogliere. Tra questi, i contatti e le relazioni tra la vittima e chi le stava intorno, soprattutto marito, sedicente amante e amici. Tra questi c’è il nome di Fulvio Covalero, amico della 63enne più volte ospite di Quarto Grado per parlare del mistero.
Secondo il suo punto di vista, riportato dal settimanale Giallo, quel 14 dicembre 2021, giorno della sparizione, Liliana Resinovich potrebbe aver avuto un “appuntamento” con qualcuno che conosceva. In particolare, Covalero avrebbe parlato di un presunto corteggiatore che potrebbe aver avuto una discussione con la donna a ridosso della scomparsa: “Lilly è salita in macchina con qualcuno che conosceva bene. Secondo me aveva un appuntamento…“. Tra gli elementi al vaglio degli inquirenti, non ci sono solo dichiarazioni e reperti acquisiti in sede di prima indagine: secondo quanto riportato nelle ultime settimane, gli investigatori starebbero procedendo alle analisi su una catenina, rotta, rinvenuta poche settimane fa da una giornalista sul sito del ritrovamento del cadavere. Stando a una parente di Liliana Resinovich, non si esclude che possa appartenerle e, se questo fosse confermato, si irrobustirebbe l’ipotesi di una colluttazione prima del decesso.
Il mistero di Liliana Resinovich ancora senza soluzione, Nicodemo Gentile: “Prima indagine incompleta”
L’avvocato del fratello di Liliana Resinovich, Nicodemo Gentile, ha accolto positivamente la decisione del gip di disporre nuove indagini perché la prima, a suo avviso, è stata “incompleta”. Non è dello stesso parere la Procura di Trieste, che ha sottolineato come soltanto una parte ridotta delle attività sollecitate dall’ordinanza sia una novità in termini di accertamenti.
Questo, riportato ancora da Giallo, il punto di vista dell’avvocato Gentile sulla nuova fase relativa al caso di Liliana Resinovich: “Innanzitutto il gip ha detto che va fatta ex novo un’indagine medico-legale. Questo vuol dire che quella fatta, da sola, non è sufficiente. Già da questo s’intuisce che l’indagine è incompleta. C’è tutta una serie di attività che non sono state portate avanti: il gip chiede di chiarire gli orari delle telecamere in cui viene ripreso il passaggio di Liliana la mattina della sua scomparsa, come da noi suggerito. Chiede inoltre di rianalizzare i tabulati telefonici dei protagonisti di questa vicenda” e molto altro ancora, secondo il legale, resta da fare circa la rete di contatti che la 63enne aveva prima della sparizione.