Sbloccata la terza rata del Pnrr, ma c’è del lavoro da fare. Intervistato da La Stampa, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha fatto il punto sui principali dossier politici, a partire dalle tutele da introdurre per il Piano: “Nulla di trascendentale, ma – ad esempio – inserire delle fideiussioni quando si finanziano opere pubbliche. In questo modo, se le imprese non saranno in grado di terminare le opere nei tempi stabiliti, la responsabilità non sarà dello Stato, ma di chi ha sbagliato”.
Crosetto si è poi soffermato sulla giustizia e sul dibattito sull’abolizione del reato di abuso di ufficio, il titolare della Difesa ha ammesso di delegare voto e pensiero al collega Nordio: “Perché mi fido di lui. È una delle persone di cui ho più stima e fiducia nel Paese e non vado a sindacare una virgola di quello che lui dice”.
Crosetto: “Zaki? Nessuno scambio con l’Egitto”
Notizia di ieri è la grazia concessa a Patrick Zaki, un grande successo del governo Meloni. Ma nelle ultime ore si è parlato di un ipotetico scambio con il governo egiziano. Crosetto ha smentito l’ipotesi: “Non c’è stato uno scambio. La grazia è un tassello di quell’opera di ricostruzione dei rapporti con l’Egitto. Rapporti che alcuni governi precedenti avevano deciso in modo ideologico di chiudere. La soluzione dei problemi che l’Italia ha con l’Egitto, tra cui c’è anche il caso Regeni, nasce semmai da una intensa e fattiva cooperazione politica e diplomatica”. Una battuta anche sui rapporti con la Cina e sulla via della Seta: “Non bisognava entrarci. Ora ci siamo dentro e questo rende più complicato uscirne. Per tornare indietro, adesso, otterremmo un rapporto peggiore di quello che avevamo prima di entrarci. È una delle grandi vittorie di Conte e compagni. A Geraci, della Lega, lo dico quotidianamente, ma lui ormai vive e lavora in Cina”, le parole di Crosetto.