IL PROGRAMMA DEI POPOLARI ALLE ELEZIONI SPAGNA 2023: PARLA NUNEZ FEIJOO
Alberto Núñez Feijóo è il candidato Presidente per il Partito Popolare alle imminenti Elezioni Spagna 2023, convocate domenica 23 luglio dopo le dimissioni dell’ex Premier socialista Pedro Sanchez: intervistato oggi dal “Corriere della Sera” l’ex Presidente conservatore della Galizia, trionfatore alle ultime Amministrative di maggio e in grado di risollevare in soli 15 mesi un Pp in crisi dopo la gestione Casado, presenta il suo programma per governare la Spagna nei prossimi 4 anni. Non solo, ragiona sull’eventualità di un Governo di coalizione con Vox (anche se tende ad escluderlo per il momento) e racconta i rapporti positivi con il Centrodestra in Italia, nonostante Meloni faccia parte della famiglia europea dei Conservatori (e non del Ppe).
«Lasciamo che il popolo si esprima. La gente sa benissimo che mettere in piedi un governo di coalizione con Vox non è la scelta migliore per la Spagna. E che non esiste nessun partito che possa sentirsi legittimato a ostacolare il nostro Paese», spiega Núñez Feijóo al “CorSera” allontanando per il post-Elezioni il tema scottante di una possibile coalizione con la destra di Santiago Abascal, qualora non si riuscisse a superare la soglia di 176 seggi necessari per Governare alla Camera di Madrid. Il leader dei Popolari sottolinea, in riferimento a Vox, che non condivide il loro programma su diversi punti: «i vaccini, l’ambiente. Ma su altri, come l’idea di nazione, abbiamo una visione comune».
NUNEZ FEIJOO: “BUONI RAPPORTI CON MELONI, INTERESSANTE DOVESSE ENTRARE NEL PPE”
Il candidato Premier favorito dai sondaggi per la vittoria alle Elezioni in Spagna – anche se a momento appena sopra il 30% e dunque impossibilitato a governare da solo – sottolinea ancora al “Corriere” di voler riportare concordia tra tutte le profonde anime diverse della nazionale spagnola: «Ci proverò. Ho le idee molto chiare in proposito. Se gli spagnoli mi voteranno, sarà appunto per questo, e proprio per questo motivo sono stato nominato a capo del Pp. Non per altro. Per questo obiettivo e per risanare l’economia spagnola».
Secondo Núñez Feijóo il programma da Presidente dovrà cominciare, qualora gli spagnoli scegliessero lui, da politiche più austere rispetto a Sanchez: «Secondo punto, l’autonomia della magistratura. Il pacchetto economico è inevitabile, in quanto dovremo negoziare il patto di stabilità e presentare una proposta in novanta giorni. Dovremo gestire con la massima diligenza la presidenza di turno dell’Unione europea. Pensiamo inoltre a un taglio fiscale e stiamo già lavorando sui decreti legislativi da varare. E ci sarà la riforma del codice penale». Capitolo alleanze ad un anno dalle Europee – di cui le Elezioni in Spagna sono forse il banco di prova più importante a livello di cancellerei europee nei prossimi 12 mesi – vede i Popolari di Núñez Feijóo interessati ad avere buoni rapporti con tutti, specie con il Centrodestra italiano di cui molti sottolineano le possibili simmetrie (per una coalizione che tenga assieme i Popolari, i Conservatori e la destra storica): «rapporti corretti e fruttuosi. Credo che Giorgia Meloni (che sostiene Abascal di Vox, anche loro in ECR in Europa, ndr) potrà avere in futuro maggiori contatti con il partito popolare europeo». In merito alla possibilità di un ingresso-avvicinamento di Meloni nel Ppe, Núñez Feijóo si dice positivamente concorde: «è indubbio che sia auspicabile l’ingresso di Meloni nel Partito Popolare. Dipenderà dall’atteggiamento di Meloni, però sono convinto, da quanto mi dice l’amico Antonio Tajani, che le sue posizioni oggi ci preoccupano molto me- no rispetto al momento in cui è stata eletta. Con gli italiani abbiamo sempre intrattenuto ottimi rapporti nelle nostre posizioni in seno all’Ue. Con Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, mi auguro di continuare in questo senso».