L’AGGIORNAMENTO DEI COEFFICIENTI DI RIVALUTAZIONE
Come spiega Claudio Testuzza in un articolo pubblicato sul sito del Sole 24 Ore, l’Inps ha aggiornato i coefficienti di rivalutazione degli stipendi “che consentono di determinare la media delle retribuzioni pensionabili percepite ai fini del calcolo delle quota degli assegni che sono ancora soggette al sistema di calcolo retributivo per i lavoratori iscritti presso l’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti e le gestioni speciali dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti e coltivatori diretti) e le gestioni sostitutive della medesima (Ex-Inpdai, Telefonici, Elettrici eccetera)”. L’aggiornamento è di quelli importanti perché viene recepito l’aumento dell’inflazione pari all’8,1%. “In altri termini gli importi impiegati per il conteggio non sono quelli effettivamente incassati in busta paga dal lavoratore ma sono quelli rivalutati tenendo conto dell’inflazione, escludendo l’anno di decorrenza e quello immediatamente precedente”, aggiunge Testuzza.
PENSIONI INVALIDITÀ CIVILE, COSA STA SUCCEDENDO: IL MESSAGGIO INPS
Dalle pensioni minime alle discussioni sulle “quote” per la prossima riforma pensioni, l’attesa per i prossimi tavoli tecnici fra Governo e sindacati cresce ma le problematiche ad ampio raggio sul tema previdenza non si fermano alla “mera” legge. Nel recente messaggio n. 2705/2023 pubblicato dall’INPS si fa riferimento a novità importanti per quanto riguarda il tema dell’invalidità civile: tale reddito, infatti, va dichiarato al lordo delle ritenute fiscali e degli oneri deducibili, spiega l’INPS facendo di fatto dietrofront e imponendo un nuovo conteggio da fare.
Nel precedente messaggio n.1688/2022 l’Inps spiegava che a tal fine vanno considerati tutti i redditi, di qualsiasi natura, calcolati ai fini Irpef «al netto degli oneri deducibili e delle ritenute fiscali tranne la prestazione richiesta, le rendite Inail, le pensioni di guerra, l’indennità di accompagnamento, il reddito della casa di abitazione »; ora però i calcoli vanno rifatti in quanto il reddito rilevante nella verifica del diritto alle prestazioni d’invalidità civile «va considerato al lordo delle ritenute fiscali. Ciò perché la normativa stabilisce che rilevano i redditi valutabili ai fini Irpef al lordo delle ritenute fiscali», riporta Pensioni Oggi riportando il messaggio dell’istituto. (agg. di Niccolò Magnani)
LE PAROLE DI BILLI
Simone Billi, deputato Lega della Circoscrizione Estero-Europa, come riporta Ansa, ha spiegato che è possibile riuscire a far unificare i contributi previdenziali maturati in vari Paesi europei “in funzione chiaramente della legislazione del Paese dove una persona risiede e lavora, in funzione anche del caso specifico”. È importante, però, l’iscrizione all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero, “in quanto è obbligatoria per legge ma non prevede delle sanzioni specifiche. Io metto sempre in guardia gli italiani che me lo chiedono. Il rischio è che si debba pagare la doppia imposizione fiscale, sia nel Paese in cui si lavora sia in Italia, perché se non si è iscritti all’Aire l’agenzia delle entrate può scoprire la persona che lavora all’estero che non è iscritta e chiedere il pagamento delle tasse non solo nel paese di residenza, ma anche in Italia. Quindi è un grosso rischio che un italiano all’estero non deve correre e quindi l’iscrizione all’Aire deve essere effettuata al più presto”.
RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI DE POLI
Antonio De Poli ha partecipato all’Assemblea Anap-Cia di Padova, evidenziando che “gli agricoltori sono le sentinelle dei nostri territori, custodi in grado di tutelare l’ambiente e la biodiversità. Dobbiamo difendere il loro lavoro perché il settore primario è quello che dà la vita, che ci lega alla nostra terra”. “Vedere le persone anziane come una risorsa delle nostre comunità: è questa la rivoluzione culturale che ci attende. Bisogna promuovere, in primis politiche per l’invecchiamento attivo”. “Partendo da questo presupposto dobbiamo rivedere le politiche di welfare e di assistenza socio-sanitaria. L’aumento delle pensioni minime, inserito nell’ultima Manovra, è certamente un passo in avanti. Ora dobbiamo proseguire in questa direzione, con un intervento strategico strutturale sulle pensioni”, ha detto il Senatore dell’Udc nel suo intervento.
LA RICHIESTA SULLE MINIME
La presidente di Anp-Cia Veneto, Giovanna Gazzetta, come riporta padovaoggi.it, ha invece ricordato la richiesta al Governo della sua associazione di aumentare “la minima ad almeno 780 euro al mese o, comunque, ad un importo non inferiore a quanto indicato dall’Ue riguardo la soglia di povertà”. “Sono molte, in realtà, le questioni sul tavolo. Su tutte, negli ultimi anni le pensioni hanno perso qualsiasi potere d’acquisto. Serve ridurre il carico fiscale su di esse, che è superiore alla tassazione dei redditi da lavoro dipendente. La parola chiave è dignità. Non si tratta di una mera questione economica. L’anziano è anzitutto una risorsa, e non un peso per la società. Motivo per cui le Istituzioni sono chiamate a stare vicini ai pensionati con misure concrete: la sanità pubblica, tra gli altri temi, dev’essere davvero per tutti”, ha aggiunto Gazzetta.
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